E’ nata in Amazzonia, è avvocato e nel 2018 è stata eletta come la prima deputata indigena del Brasile: questa è la storia di Joenia Wapichana.
Joenia Wapichana oggi combatte in Brasile contro le politiche messe in atto dal presidente Jair Bolsonaro, che minacciano ogni giorno i diritti delle tribù di indigeni, mettendo in pericolo l’intero sistema ambientale amazzonico, e lo fa perché lei tra quelle foreste ci è nata.
Joenia infatti proviene dalla regione di Raraima, nel nord del Brasile e all’interno della Foresta Amazzonica, dove risiede la sua tribù, i Wapichana, che ora omaggia con il suo cognome.
In quelle terre è cresciuta e ha ultimato i primi studi, in una piccola scuola della riserva, ma per poter fare grandi cose è dovuta andare via. Pagandosi gli studi da sola, a 23 anni è riuscita a laurearsi in legge, diventando il primo avvocato indigeno donna del Paese, e da quel momento ha iniziato una florida carriera a livello internazionale, con lo scopo di proteggere la sua gente.
Grazie alle sue battaglie in difesa dei diritti umani e al suo impegno nella tutela delle tribù indigene, ha ottenuto riconoscimenti a livello mondiale: dopo le denunce da lei sollevate riguardo l’uccisione 118 indigeni a causa dei terreni in Brasile, nel 2018 è stata investita del Premio per i diritti umani delle Nazioni Unite, per celebrare l’impegno compiuto per porre fine alle violenze subite dalle tribù del nord.
Queste infatti, a causa delle politiche pubbliche portate avanti dal presidente Bolsonaro, sono perseguitate e costrette ad abbandonare la propria terra per lasciare spazio alle compagnie agricole.
Alla fine, sempre nel 2018, proprio in concomitanza dell’elezione del presidente che oggi contrasta, Joenia Wapichana è stata eletta deputata, la prima indigena donna, e ora cerca di porre un freno a quella politica che minaccia di devastare le tribù e le terre che ha sempre cercato di proteggere.
In un tweet recentemente pubblicato su internet, accompagnato dalle immagini della Foresta Amazzonica divorata dalle fiamme, Joenia scrive:
“Quando l’ultimo albero è caduto, quando l’ultimo fiume si è seccato, quando viene pescato l’ultimo pesce, capirai che il denaro non viene mangiato“.
Un monito e una profezia che rimarcano il suo costante impegno nel preservare l’immensa ricchezza naturale che la sua terra possiede.
Le manovre di deforestazione del governo di Bolsonaro continuano purtroppo senza sosta, portando via ufficialmente la gestione diretta delle riserve agli indigeni in favore delle lobby dei proprietari terrieri, ma la deputata rimane salda nella sua battaglia.
Circa 900 mila indigeni abitano le 462 riserve presenti sul territorio, e rischiano di vedersi strappare via la casa da sotto gli occhi, ma Joenia Wapichana continua la sua lotta, portando all’attenzione del mondo la parola di chi una voce al momento non ce l’ha.
Antea Ruggero