Si è parlato molto nelle ultime settimane del nuovo algoritmo che avrebbe regolato il “flusso di notizie” in Facebook. Un cambiamento importante, volto a ostacolare la diffusione di fake news che recentemente sono finite nell’occhio del ciclone. Come contrastare le bufale che popolano il famoso social network e che, agli occhi di un utente disattento, vengono scambiate per notizie reali?
Lo ha spiegato direttamente il fondatore di Facebook, attraverso un post infatti Mark Zuckemberg ha praticamente “delegato” agli stessi utenti la possibilità di giudicare una testata più o meno attendibile, così da regolarne il flusso di apparizioni che post e notizie della stessa sulle home dei fruitori del social network. Non sarebbero potute bastare poche persone per giudicare questa o quella testata attendibile o meno, i piani alti di Facebook hanno deciso che saranno gli utenti i giudici finali che valuteranno la veridicità delle pagine che seguono.
“Nel mondo oggi c’è molto sensazionalismo, molta disinformazione e molta polarizzazione. I social media permettono alle persone di diffondere informazioni più velocemente che mai e se non ci occupiamo di questi problemi finiremo con l’amplificarli”, questo uno dei passaggi chiave del post in cui Zuckemberg annuncia questo importante cambiamento.
“La questione più difficile su cui abbiamo dibattuto è come decidere quali sono le fonti di notizie ampiamente ritenute affidabili in un mondo così diviso” ha scritto il fondatore di Facebook, “avremmo potuto provare a prendere questa decisione da soli, ma non è qualcosa con cui ci sentivamo a nostro agio. Abbiamo preso in considerazione l’idea di chiedere a esperti indipendenti, cosa che ci avrebbe sollevati dal prendere la decisione noi stessi, ma che non avrebbe risolto il problema dell’obiettività. Oppure potevamo chiedere a voi – la community – e usare il vostro feedback per valutare le pagine. Abbiamo deciso che quest’ultima opzione è il metodo più obiettivo“.
Starà ad ognuno di noi quindi il più o meno difficile (?) compito di giudicare veritiera e affidabile una testata. Questa nuova disposizione non penalizzerà le fonti minori di notizie, dato che il grado di affidabilità viene stimato solo in base al rapporto tra il numero di persone che ritengono veritiera una data fonte e il numero di persone che la conoscono.