Riassumere in una fragranza l’essenza della storia e degli elementi naturali è una sfida a cui l’uomo di ogni tempo è sempre stato incapace di sottrarsi: imbottigliare nel vetro la grazia effimera di una suggestione sensoriale ha solleticato generazioni di mastri artigiani, desiderosi di mettere alla prova le proprie capacità olfattive al fine di catturare il carattere profondo e autentico del mondo circostante, dalle erbe più rare ai mari più salini, in modo da restituire l’esperienza di un viaggio dell’anima da fare ad occhi chiusi, lasciandosi cullare dalla dolcezza suggestiva di un ricordo che coinvolge corpo e mente.
In particolare, in Italia, l’arte dei profumi, sospesa tra sapienza alchemica e scienza certosina, ha raggiunto nel tempo, grazie alla dedizione di professionisti votati al mestiere come a una missione, livelli di eccellenza e qualità universalmente riconosciuti, riuscendo a disegnare attraverso il senso dell’olfatto un panorama di storie e percorsi dell’anima che racchiude il carattere più sincero del Mediterraneo, con le sue isole, i suoi boschi, le sue spiagge e le sue coste, le sue acque cristalline e i suoi secoli di tradizione mai paludata, ma gioiosamente proiettata nel futuro.
A ognuno la sua isola
Il profumo del mare affonda le sue radici nell’essenza di un’isola, in quello che è un legame permanente. Acqua dell’Elba propone un racconto che celebra le isole dell’Arcipelago Toscano: luoghi diversi ma accomunati da una stessa radice ambientale, storica e culturale. L’Isola d’Elba, con i suoi segreti, le sue trasparenze e la sua leggerezza; l’Isola di Pianosa con i suoi aromi, il suo calore e i suoi colori; l’Isola di Montecristo con il suo fascino, il suo mistero e il suo distacco.
Così nasce Essenza di un’Isola, un percorso narrativo in più volumi ideati per entrare nello spirito dell’autentica artigianalità toscana :Acqua, Smeraldo, Altrove.
Il primo è un profumo per lui e per lei, in cui prevalgono note di agrumi e sentori di sale, a cui fanno seguito quelle di alga marina, fiori di mirto e gelsomino, legno di cedro, muschio acquatico e bacche di mirto; il secondo, un profumo femminile, è creato con note di gardenia, magnolia, cisto, cedro e mandarino, limone, bergamotto, accordo ozonico e geranio, legni di lentisco, bosso e ginepro, mentre l’ultima è una fragranza maschile connotata da toni di ginepro, cipresso e iris, gelsomino, seguiti da rosa, sentori di cuoio e tabacco, legni e resine di macchia mediterranea, per approdare,infine, tra sentori di incenso e bacche di corbezzolo.
A zonzo tra sentieri nascosti
Quattro secoli di profumi per una delle più antiche farmacie del mondo: l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, creata dai Frati domenicani poco dopo il 1221, continua a inseguire ‘tradizione e innovazione’ nel tentativo di coniugare la lezione del passato con le esigenze del presente. Così nasce Cala Rossa, un’acqua di colonia dedicata all´isola di Capraia e alla sua storia, intensa ed affascinante come i suoi profumi. Le note di testa verdi ed agresti di lavanda selvatica, sfumano sulle note balsamiche di menta ed eucalipto. Elicriso, finocchio selvatico e cisto sono il cuore di questo profumo che ci accompagna attraverso i sentieri nascosti dalla macchia, sulle rocce taglienti a picco sul mare. Lo sguardo fugge verso orizzonti lontani nelle luci cangianti di un´isola da contemplare.
La profumazione nel suo complesso evidenzia un carattere fresco punteggiato da note balsamiche marine, che la rendono particolarmente indicata per il periodo estivo, sia per l’uomo che per la donna, amanti dello sport e della natura.
Un giardino esotico tutto da vivere
La fragranza per l’estate firmata Acqua di Biella porta il nome di un bellissimo e antico torrente del biellese: Janca. Le sue acque impetuose e cristalline rappresentano lo spirito indomito di una donna autentica, dallo stile inconfondibile, ma soprattutto ammirata per la determinazione e la passionalità con cui è capace di affermare la sua indipendenza. La musa ispiratrice di Janca era una appassionata cultrice di una tradizione dalle origini lontane: l’amore per i fiori più rari che, fin dall’Ottocento, venivano importati nel biellese per decorare il territorio e nutrire la fantasia dei creatori di tessuti. Una tradizione ancora intensamente rispettata come testimoniano gli splendidi parchi e giardini che crescono in quest’area. Così dalle acque spumeggianti del leggendario torrente Janca si percepiscono le sensuali note fruttate e floreali di un superbo giardino esotico disposto lungo le sue sponde. Le note inusuali e raffinate del prezioso iris fiorentino anticipano quelle fruttate di pesca, tamarindo e mandarino e il delicato bouquet di tiglio, osmanto e magnolia. Seguono le note speziate e aromatiche del cardamomo e il corposo fondo intenso, sensuale di musk, legno di cedro e patchouli.
Elisabetta Pasca