Gli artisti più importanti del panorama contemporaneo, il fascino dell’antico, le infinite potenzialità dell’arte: l’estate è il momento perfetto per lanciarsi alla scoperta dei tanti itinerari artistici disseminati lungo il Bel Paese
Al Campari Wall Barbara Probst e le sue Different Perspectives
È Barbara Probst, fotografa tedesca apprezzata a livello internazionale, l’artista ospite d’onore del Campari Wall, spazio dedicato all’arte contemporanea della Galleria Campari, nella sede del quartier generale del Gruppo Campari a Sesto San Giovanni. Il progetto, intitolato “Different Perspectives”, è un polittico che fa parte del ciclo di lavori «Exposure» composto da quattro fotografie a prima vista prive di alcun legame tra loro e che, invece, vedono come filo conduttore una bolla di sapone riproposta nei diversi ambienti.
Un tempo sospeso, proprio come quello della bolla di sapone sulla scrivania, si muove tra un’immagine del passato, rappresentato dalla foto di un paesaggio dell’Engadina, e i grattacieli di uno skyline metropolitano più contemporaneo mentre una donna, della quale si intravede solo una parte del viso, non lascia trapelare a quale dei due mondi volti le spalle.
“Questi lavori incorporano prospettive multiple di uno stesso momento, offrendo più interpretazioni a chi le guarda” spiega Marina Mojana, direttriceartistica della Galleria Campari e curatrice della mostra“Lo stesso istante si dilata, mentre il frammento di realtà diventa un universo parallelo di sconcertante ambiguità”.
Nata come scultrice, la Probst dal momento che si avvicina al mondo della fotografia inizia a portare avanti una ricerca sui meccanismi di funzionamento del mezzo fotografico mettendone in discussione gli elementi fondanti: la luce, la grana delle pellicole così come i ruoli stessi del fotografo e dell’osservatore, del soggetto e dell’oggetto, trasformando ogni scatto in molteplici.
L’esposizione, in collaborazione con la Galleria Monica De Cardenas, sarà aperta fino al 9 luglio tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, con ingresso libero.
Una retrospettiva per Alphonse Mucha
Il Complesso del Vittoriano omaggia il celebre pittore ceco Alphonse Mucha con una grande retrospettiva a lui dedicata. Mucha è uno degli artisti più rappresentativi dell’Art nouveau, quella tendenza stilistica che segnò il gusto di un’epoca intera, la Belle Époque, comparsa in Europa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e che ha coinvolto tutti i settori dell’arte: dalla pittura alla scultura, ma anche aspetti inediti, quali la moda e la pubblicità. Si cercò di realizzare quell’idea di unificazione tra arti maggiori e arti minori, di conferire agli oggetti d’uso quotidiano una valenza artistica. Queste utopie artistiche sono ben rintracciabili nel lavoro di Mucha.
La rassegna romana, raccogliendo oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, cerca di ripercorrere le fasi salienti del percorso creativo del celebre artista.
La sua arte è dominata da architetture floreali e donne seducenti, come dimostrano i manifesti pubblicitari realizzati per gli spettacoli di Sarah Bernhardt, la grande attrice tragica, idolo del pubblico parigino, ma anche da visioni più cupe, come quelle racchiuse nei dipinti della maturità.
Interessante occasione per scoprire o riscoprire uno degli artisti che ha maggiormente incarnato lo spirito del suo tempo. C’è tempo fino all’11 Settembre.
Rivivere Pompei nei suoi giardini
La mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei” fa rivivere le atmosfere bucoliche dell’antica Roma. Nella Pompei antecedente alla tragica eruzione del 79 d.C. comporre giardini era una vera arte in stretto dialogo con le pareti affrescate e gli oggetti che arredavano le lussuose domus patrizie. In occasione della mostra, tutto questo è nuovamente percepibile attraverso un itinerario che conduce il visitatore attraverso una serie di importanti manufatti, ma anche attraverso sei ville in cui sono stati ripristinati, fedelmente, gli antichi giardini. «I giardini sono stati ricostruiti in maniera filologica, seguendo sia le indicazioni che venivano dalla paleobotanica sia quelle documentali» precisa il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna.
Anche i cortili interni del Museo di Napoli tornano a fiorire, con una nuova sistemazione a verde ispirata al mondo romano, la mostra è, infatti, divisa tra gli scavi di Pompei e il Museo archeologico Nazionale di Napoli.
Negli scavi archeologici di Pompei si potrà passeggiare tra i giardini delicati della Casa di Octavius Quartius, nella Casa della Venere in conchiglia, nel grandioso complesso di Giulia Felice, che si sviluppa lungo 5.800 metri quadrati con la sua zona termale, oltre alla villa di lusso della gentildonna e ai locali che affittava a un oste, nella Casa del Frutteto, nota per i suoi affreschi da giardino e per l’atrio decorato con mosaico in bianco e nero, e nellaCasa di Marco Lucrezio, che stregò Pablo Picasso e Léonide Massine.
www.pompeiisites.org
A passeggio sulle acque del Lago d’Iseo
Si chiama “The Floating Piers”, l’ultima intuizione di Christo, mago della land art e visionario produttore di installazioni su larga scala. Per 16 giorni – dal 18 giugno al 3 luglio 2016 – turisti e visitatori potranno camminare sulle acque del Lago d’Iseo e godere dello spettacolo unico che solo l’arte sa donare, soprattutto quando lavora a servizio della natura.
Ogni tentativo di spiegazione, rischia di essere riduttivo: 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, comporranno una installazione che si svilupperà a pelo d’acqua seguendo il movimento delle onde. Da Sulzano a Monte Isola e poi fino all’isola di San Paolo, i visitatori potranno sperimentare l’opera percorrendo la sua intera lunghezza, che si sviluppa in un simbolico circolo, visibile anche dalle montagne circostanti.
The Floating Piers creerà un percorso pedonale di ben tre chilometri sul lago composto da pontili larghi 16 metri e alti 50 centimetri dai bordi degradanti. Il tessuto si svilupperà, poi, per un altro chilometro e mezzo lungo la strada pedonale tra Sulzano e Peschiera Maraglio.
L’ispirazione è arrivata tra la primavera e l’estate del 2014 quando Christo, insieme al suo staff ( in cui figura anche il Project Director Germano Celant) ha individuato in questo specchio d’acqua a 100 km ad est di Milano e 200 km ad ovest di Venezia, il luogo ideale per la realizzazione del suo ennesimo sogno ad ochhi aperti.
I fondi per la realizzazione di quest’opera provengono interamente dalla vendita delle opere di Christo e dopo i 16 giorni tutte le componenti verranno rimosse e dismesse attraverso un processo industriale di riciclaggio. Un impalpabile miraggio che, tuttavia, rimarrà impresso nella memoria e nella storia.
Un mondo di architetture
Sarà aperta al pubblico fino a domenica 27 novembre 2016, ai Giardini e all’Arsenale, la 15° Mostra Internazionale di Architettura dal titolo REPORTING FROM THE FRONT, diretta da Alejandro Aravena e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
La Mostra sarà affiancata
da 65 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, con 5 paesi presenti per la prima volta: Filippine, Lituania, Nigeria, Seychelles e Yemen. REPORTING FROM THE FRONT si propone di ascoltare coloro che sono stati capaci di una prospettiva più ampia, e di conseguenza s
ono in grado di condividere conoscenza ed esperienze, inventiva e pertinenza con chi tra noi rimane con i piedi appoggiati al suolo, pur nella complessità e nella varietà delle sfide che l’architettura deve affrontare.
Al pubblico, sempre più vasto, la possibilità di capire cosa significa migliorare la qualità della vita mentre si lavora al limite, in circostanze difficili, affrontando sfide impellenti, o cosa occorre per essere in prima linea e cercare di conquistare nuovi territori.
Inoltre, anche per questa edizione, si prevedono selezionati eventi collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative a Venezia in concomitanza con la Mostra.
Milko Vaccaro