Il seme del benessere cresce in India

Il seme del benessere cresce in India

Il 21 giugno, in concomitanza con il solstizio d’Estate, il giorno più lungo dell’anno e denso di significati speciali in molte parti del mondo, si celebra la Giornata Internazionale dello Yoga, un omaggio alla civiltà indiana, culla di questa pratica millenaria

L’India è da sempre in grado di compiere ua maggia sotto gli occhi attoniti del viaggiatore, una magia che lo costringe a tornare più e più volte, nel vano tentativo di esaurirne la conoscenza.
Non a caso è il paese dai mille volti, quello della calda accoglienza, della civiltà millenaria, della storia dell’uomo, dei colori, del ritmo e molto altro.
Non semplicemente luoghi, ma scenari di indimenticabili esperienze, alla ricerca di un puro benessere e di un sano relax tra i miti di una civiltà che risale a quasi 5000 anni fa, ma che ha saputo preservare tradizioni antiche e radicate e pratiche sempre più apprezzate e diffuse per rivitalizzare il fisico e l’anima,.
Con la sua atmosfera sovraccarica di spiritualità, l’India è uno dei luoghi più intricati e più densi di umanità in tutto il nostro pianeta. La leggenda racconta che una dea guerriera, Bhadrakali, generata dal terzo occhio del dio Shiva, dopo aver sconfitto il temibile demone Darikan, ricevette dal dio onnipotente il compito di scegliere un luogo sulla terra dove stabilirsi e vegliare sul genere umano. Bhadrakali, scelse senza esitazioni il Kerala, nella parte meridionale dell’India.
Ed è ancora un’altra leggenda a raccontarci le origini della pratica dello yoga. india-yoga-holidaysIl primo ad acquisire i segreti dello yoga fu un pesce, che, trovandosi a nuotare vicino a una caverna, nell’Oceano Indiano, rimase incantato dalla voce del dio Shiva, l’inventore dello yoga, che illustrava alla sua sposa Parvati le posizioni da lui create e destinate ad essere praticate dagli dei. Parvati si era innamorata di lui proprio osservandolo mentre meditava e praticava lo yoga ed era desiderosa di apprendere tutti i segreti della disciplina. Ascoltando questi insegnamenti il pesce si tramutò in un uomo e, da quel momento, divenuto Matsyendra (che in sanscrito significa “pesce fatto uomo” o “signore dei pesci”) tramandò agli uomini le tecniche ascoltate dal dio Shiva, divenendo il primo maestro di yoga (yogin): la narrazione evidenzia le trasformazioni fondamentali che l’uomo può produrre su di sé beneficiando della pratica yoga, grazie alla quale può esaltare a pieno le proprie qualità umane (trasformandosi in un vero uomo). Infatti il termine yoga deriva dal sanscrito “yuj”, che sta a significare “congiungere”, “unire”; secondo la filosofia tradizionale, grazie allo yoga, l’anima individuale (o jîvâtman) si ricongiunge con l’anima universale e divina (o paramâtman), l’uomo è perciò destinato a sentirsi parte di una più vasta e completa entità.

Non va dimenticato che, prima di essere un complesso sistema filosofico – che ha tra i 3.000 e i 6.000 anni di vita – lo yoga è, soprattutto, una scienza, le cui nozioni sono fondate su esperienze, esperimenti e tecniche tramandate da mistici, santi, e dai saggi scritti sull’argomento.
Pur essendo stata spesso (erroneamente) associata alle tradizioni religiose, quella dello yoga è tra le discipline maggiormente conosciute e stimate a livello mondiale, perchè come ha detto Suneel Singh, guru del sud di Delhi: “Is t’ai chi just Chinese? Is soccer just English? Same is with yoga. It is a complete package for everybody’s body and the cheap way for keeping you hale and hearty.” (La pratica t’ai chi è solo cinese? Il calcio è solo inglese? Lo stesso vale per lo yoga. È un pacchetto completo per il corpo di ognuno di noi e un modo poco costoso per mantenersi sano come un pesce”).
Attualmente, in India, vengono organizzate lezioni di yoga gratuite per i dipendenti pubblici, quasi tutti gli spazi verdi sono giornalmente invasi da chi pratica la disciplina, considerata, dai più, il modo migliore per iniziare la giornata.
Alla fine del 2014 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito per il 21 giugno la Giornata Internazionale dello Yoga:175 Nazioni, comprese Stati Uniti, Canada e Cina, hanno sostenuto l’iniziativa indiana, facendo registrare il più alto numero di supporters per una simile candidatura. Per l’occasione, tutto il mondo si unirà alle celebrazioni con “sessioni collettive” e giganteschi raduni (www.idayofyoga.org).
Abbiamo parlato di questa speciale occasione con il Direttore dell’Ufficio del Turismo Indiano in Italia, Mr. C. Gangadhar che ci ha spiegato l’essenza e l’importanza dell’iniziativa.

Ci stiamo avvicinando all’International Yoga Day, un’occasione molto importante per celebrare lo yoga. Ma che ruolo gioca nel turismo indiano e per il turismo italiano verso l’India?
Mi lasci dire dallo yoga è derivato il mondo, come lo conosciamo oggi, il che dà ancora più valore al fatto che questo abbi le sue radici in India, da dove si è poi diffuso in tutto il mondo. Anche quest’anno non potremo fare a meno di celebrare questo evento fondamentale nella vita di ogni indiano e di chiunque partichi e apprezzi questa disciplina. Parteciperemo, con altre istituzioni indiane, nella nostra regione, sostenendo gli “Yoga Institute”, per celebrare questa importante data. Vogliamo farlo perchè lo yoga è corpo, mente e anima, è meditazione, nonché il modo migliore per tenersi in forma.

Lo yoga è al centro di molte esperienze turistiche in India. Qual è stata la tendenza in questa prima parte dell’anno per il turismo indiano?
Iniziamo dicendo che le stime del turismo in India stanno crescendo. L’Italia, tra i paesi europei, è uno dei più importanti per la promozione delle rotte turistiche nel nostro paese, e i dati che stiamo ricevendo sono estremamente positivi in merito al numero di arrivi dall’Italia. Come India Tourism Milan abbiamo rapporti con Italia, Grecia, Cipro e Malta.BC-15
Queste ultime due hanno abilitato l’uso del visto elettronico per l’India e speriamo che anche gli altri due paesi aderiscano, in modo da registrare un incremento di presenze da parte di questi mercati. In programma abbiamo fiere, mostre, roadshow e seminari d’approfondimento, con sempre maggiore attenzione alle proposte per le famiglie, per i viaggi di lavoro e i viaggi stampa in India.
Credo che sia sempre meglio far conoscere quanto più possibile, in modo da fare una promozione sempre più mirata ed efficace. Infatti ci stiamo occupando anche di materiali più approfonditi da comunicare ai giornalisti e agli uffici stampa, insieme all’offerta di viaggi-stampa in modo che i giornalisti vedano il nostro paese e, una volta rientrati, possano riportare nelle riviste italiane le bellezze indiane. Sono iniziative importanti perchè giocano un ruolo fondamentale nella promozione delle nostre svariate destinazioni, che sono ideali 365 giorni l’anno.
L’espressione “un viaggio da fare almeno una volta nella vita” non è sufficiente. Tutt’altro, ne sarebbero necessari almeno due o tre, perchè non parliamo di un paese, ma di un vero e proprio continente. L’India con il suo popolo, con la sua cucina e la sua cultura è in grado di offrire tutto, ecco perchè è incredibile.

Cosa può dirci invece per l’estate? Nuove destinazioni e attrazioni da scoprire?
Abbiamo di tutto, spiagge meravigliose, natura, tutto quello che si può offrire e cercare. Ci sono anche tour per l’Himalaya e l’India del Nord e molte mete adatte al turismo d’avventura. C’è tutto quello che può venire in mente.
Abbiamo un’offerta variegata: mete rurali, viaggi benessere, il turista può disporre di un ventaglio inifinito di proposte, ed è per questo vogliamo promuovere tutte le destinazioni, soprattutto da questo grande paese che è l’Italia, per regalare un pezzo di India a ogni viaggiatore, per portarlo per sempre nel cuore.

Martina Morelli