La formazione e gli impegni culturali e politici del neopresidente hanno basi che si orientano ai temi del mercato-lavoro-sviluppo-risorse, secondo una direttiva esclusivamente materiale. Si tratta di un’evoluzione o di un’involuzione? La riflessione di don Vinicio Albanesi (Comunità di Capodarco)
Anche se a distanza, l’elezione del quarantenne Emmanuel Macron a Presidente della Repubblica francese ha suscitato curiosità. Non per la sua vita privata che ha prodotto gossip e commenti inutili, quanto per il suo programma che è particolarissimo, in quanto non segue il filo logico dei vecchi partiti, ma ha un percorso finora sconosciuto. La sua formazione e i suoi impegni culturali e politici hanno basi che si orientano ai temi del mercato-lavoro-sviluppo-risorse. I punti salienti della sua campagna politica infatti si riferiscono all’Europa che deve diventare un’unità reale nelle leggi di spesa e di sviluppo, alle pensioni, al lavoro, ai sussidi, all’economia, alle imposte, all’ambiente, con due sole eccezioni: la sanità e la sicurezza. Ma anche per questi ultimi temi con l’occhio attento alla