La suggestiva fioritura autunnale è un periodo limitato che la natura offre per ammirare per l’ultima volta, prima del riposo invernale, le piante in fiore. In questo caso le oltre un migliaio di varietà di rose del Roseto comunale, tra cui esemplari botanici, antichi e moderni, provenienti da tutto il mondo. Questo luogo non è solo un angolo di bellezza naturale, ma anche un sito dove ammirare una panoramica straordinaria: dal Palatino, alla cupola di S. Pietro, dalla Sinagoga al Vittoriano.
Il Roseto Comunale di Roma, aperto per la prima volta nel 1950, ha una lunga storia legata alla città. L’area, che un tempo ospitava l’orto ebraico ed un cimitero fino al 1934, venne recuperata grazie all’impegno della Contessa Mary Gayley Senni, una botanica americana che decise di donare alla città questo gioiello naturale. In precedenza, il roseto si trovava sul colle Oppio, ma venne distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Oggi il Roseto è suddiviso in due settori principali: uno dedicato alle rose botaniche e antiche, e l’altro al Concorso Internazionale “Premio Roma” per le nuove varietà di rose, che si tiene ogni anno a maggio. La fioritura autunnale, non meno spettacolare di quella primaverile, riempie l’aria di profumi intensi e la vista di colori vivaci, rendendo questo giardino una meta imperdibile per chiunque voglia immergersi nella tranquillità e nella bellezza della natura nel cuore della capitale.