Il TTG si appresta ad aprire i suoi padiglioni riminesi. Organizzato da Italian Exhibition Group (IEG), l’evento è un punto di incontro essenziale per operatori internazionali e key player delle principali aziende del settore, inclusi enti del turismo, tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, trasporti, strutture ricettive, servizi per il turismo, tecnologia e soluzioni innovative.
Il TTG Travel Experience non è solo una fiera, ma un vero e proprio laboratorio di idee per gli operatori turistici di tutto il mondo. L’evento rappresenta una fonte inestimabile di informazioni per intercettare nuove tendenze, innovazioni, format turistici e ispirazioni dei consumatori. Con un focus particolare sul turismo di lusso, l’edizione 2024 promette di analizzare e promuovere le tendenze emergenti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni disposte a investire fino al 50% in più per esperienze di alta qualità e personalizzate.
Una delle novità della 61ª edizione è il focus sul turismo nautico, un settore in forte crescita. L’Italia, con i suoi oltre 7.500 chilometri di costa, ha visto un aumento del 130% delle prenotazioni nautiche nel 2023 rispetto al 2022, e una crescita del 53% nella spesa media degli italiani in questo settore. La sezione dedicata al turismo nautico includerà charter nautici, crociere, porti turistici, parchi e riserve costiere, skipper, corsi per barche da diporto, diving ed escursioni in barca.
Crescita del turismo di lusso
Il turismo di lusso è in forte crescita, e a trainare il settore sono soprattutto le nuove generazioni, disposte a pagare fino al 50% in più per una proposta di qualità, personalizzata e alla scoperta di nuove mete. È questo il trend al centro delle analisi del Monitor di TTG Travel Experience. Il settore luxury in Italia rappresenta il 25% dell’indotto complessivo del turismo seppur a fronte di un 2% come presenze totali (fonte: Altagamma). Ma da quanto emerso, nelle nuove generazioni si stanno affacciando due categorie sul mercato: i ‘luxury seekers’, ovvero chi è disposto a spendere in esperienze per mostrare il proprio benessere, e i ‘wellness worshippers’, ovvero chi mette al primo posto soprattutto le esperienze in mezzo alla natura. Entrambi sono legati da una particolare attenzione all’ambiente, e a fronte di proposte di qualità sono disposti a spendere anche il 50% in più.
La tendenza alla ricerca del lusso è stata confermata anche dal più recente studio di McKinsey & Company: nel 2024 i viaggi internazionali raggiungeranno la quota record di 9 miliardi di pernottamenti, certificando la piena ripresa dopo il -75% del 2020. E guardando al futuro, entro il 2028 è attesa una spesa di 391 miliardi di dollari (rispetto agli attuali 239) per il turismo di lusso, di cui 107 derivanti dalle nuove generazioni con un’ottima disponibilità economica, vale a dire con un reddito che va dai 100mila euro al milione di dollari. Una ricaduta importante anche per l’Italia, visto che in una ricerca di Deloitte presentata al TTG Day è emerso come gli hotel della penisola nel 2023 abbiano generato oltre 30 miliardi di fatturato, piazzandosi al primo posto in Europa davanti a Regno Unito (27) e Francia con 26 miliardi. Il turismo di lusso influenza anche gli investimenti alberghieri in Italia: su 1,5 miliardi spesi nel 2023, la metà si rivolge proprio al segmento luxury, in un trend destinato a crescere nel Paese che ha più strutture ricettive in Europa con 31.806 hotel rispetto ai 22.185 della Germania e i 18.067 della Francia. Più nello specifico, dal 2019 a oggi il settore lusso ha visto un incremento di 400 strutture per oltre 11mila camere.