La classifica, redatta da Brand Finance, società londinese specializzata nella valutazione degli asset intangibili, evidenzia anche la forte presenza francese, con i brand transalpini che rappresentano il 44% del valore totale dei primi 50 marchi. Louis Vuitton, con un valore di 26,3 miliardi di dollari, si posiziona al secondo posto, seguito da Chanel a 19,4 miliardi di dollari. Questo dominio francese dimostra la capacità dei marchi del paese di attrarre e fidelizzare i consumatori su scala globale.
L’Italia è presente nella classifica, ma affronta sfide significative, in particolare con Gucci che scende al quarto posto con un valore di 17,8 miliardi di dollari. Tuttavia, il recupero di Dolce & Gabbana è notevole, con un aumento del 55% del valore del marchio, raggiungendo 1,4 miliardi di dollari. Questo successo è in parte attribuito alla creazione di Dolce & Gabbana Beauty, che ha preso il controllo della produzione e distribuzione dei propri prodotti di bellezza e profumeria.
Un altro aspetto rilevante della classifica è l’importanza crescente della sostenibilità. Porsche non solo è il marchio più prezioso, ma detiene anche il più alto valore di percezione della sostenibilità (SPV), pari a 8,1 miliardi di dollari. Questo riflette l’attenzione crescente dei consumatori verso pratiche aziendali responsabili e materiali eco-compatibili.