Da allora, il surf, conosciuto in tahitiano come Horue, ha affascinato il mondo intero, diventando protagonista di competizioni internazionali che ne esaltano il valore sportivo.
Tra tutte le onde, ce n’è una che racconta di grandi sfide contro la natura e se stessi, di un contatto profondo con l’oceano e di una cultura ancestrale tramandata per secoli. Questa è la celebre onda di Teahupo’o, a Tahiti: estrema, spettacolare e potentissima, può raggiungere fino ai 7 metri di altezza e si infrange su un fondale poco profondo.
Teahupo’o: simbolo di sfida e conservazione
Teahupo’o è famosa non solo per essere una tappa leggendaria della World Surf League da oltre 20 anni, attirando atleti professionisti e appassionati da tutto il mondo, ma anche per la sua collocazione in una delle più antiche lagune protette del Paese, con iniziative efficaci di conservazione dell’ambiente marino. Tra queste spicca la reintroduzione di una pratica polinesiana chiamata Rahui, che prevede il divieto temporaneo di pesca per alcune specie marine, per preservarne la sopravvivenza e favorirne la rigenerazione.
Questa combinazione di sport e rispetto per l’ambiente sottolinea la profonda connessione e il reverenziale rispetto che le Isole di Tahiti e i suoi abitanti hanno per l’oceano che li ospita.
Teahupo’o ai Giochi Olimpici del 2024
Il 2024 sarà un anno molto importante per le Isole di Tahiti, che durante i Giochi Olimpici metteranno in mostra questo luogo straordinario e la loro profonda relazione con il surf. I 48 atleti classificati per la competizione di surf si sfideranno tra le impegnative onde di Teahupo’o dal 27 luglio al 5 agosto.
Per anticipare questo grande evento, il prossimo 13 giugno si terrà a Tahiti la iconica Staffetta della Torcia Olimpica. Portando con sé i valori e lo spirito dei Giochi Olimpici, la torcia partirà da Teahupo’o e arriverà alla capitale Papeete, attraversando siti di grande rilevanza storica, turistica e culturale.