Tennis, tennis. Tra gli sport più amati. Praticabile ad ogni età, con le dovute cautele per le articolazioni.
Occasione non solo di movimento all’aria aperta, essenziale per l’equilibrio psicofisico, ma anche esercizio di concentrazione e autocontrollo e di incontro con amici e ‘rivali’ di campo.
E nulla può distogliere gli appassionati dal grande spettacolo del tennis mondiale dei giocatori professionisti.
Il primo dei quattro tornei del Grande Slam (Open di Australia, Open di Francia, Wimbledon e U.S. Open) della stagione tennistica ha aperto i battenti il 20 gennaio a Melbourne e terminerà il 2 febbraio.
Competizione prestigiosa per i tennisti del mondo, il ‘Grande Slam’ (termine mutuato dal gioco del bridge che designa il colpo massimo realizzabile) indica i quattro tornei di tennis più rilevanti disputati annualmente, per partecipazione dei campioni, per classifica e premi.
Ancora una volta, quest’anno, i faboulous three (Federer, Nadal e Djoković) sono pronti a contendersi il titolo del singolare maschile ed il ricco montepremi (oltre 2.5 milioni di euro al vincitore).
Il più ‘vecchio’, Roger Federer – ad agosto 39 anni – ha vinto il suo primo match ATP (associazione dei tennisti professionisti) a Tolosa il 30 settembre del 1998, a soli 17 anni. Detiene attualmente il record di titoli vinti, di tutti i tempi, del Grande Slam (20) ed è il tennista in attività ad aver conseguito il maggior numero di titoli ATP nel singolare (103). ‘Se il tennis fosse una religione, Roger sarebbe il suo dio’, dice di lui il tennista americano John Isner.
Rafael Nadal – a giugno 34 anni – 84 titoli ATP di cui 19 Slam, detiene il record massimo di vittorie (12) di un torneo dello Slam (Roland Garros di Parigi) ed è il primo tennista della storia ad aver occupato il primo posto ATP in tre decadi.
Novak Djoković – a maggio 33 anni – 77 titoli ATP di cui 16 Slam, nella decade appena trascorsa (2010-2019) ha trionfato in 60 finali (contro le 48 di Nadal e le 42 di Federer).
Fin qui i numeri, tutti da record. Una realtà di successi tennistici difficilmente ripetibile, mentre i tre fenomeni sembrano ancora ricavare sempre nuove energie dalla loro rispettiva rivalità.
Il mitico John McEnroe ha detto: ‘Negli ultimi dieci anni abbiamo visto i tre tennisti più forti della storia del tennis (Federer, Nadal e Djokovic), hanno sepolto questa generazione di tennisti e rischiano di farlo anche con la prossima’.
E, anche ora, ci si chiede se gli Australian Open si concluderanno con una vittoria di uno dei tre ‘vecchietti’ oppure se un giovane emergente riuscirà a sovvertire i pronostici. I bookmakers ben informati danno ancora come favoriti Djoković, campione in carica, Nadal e Federer.
Riusciranno, dunque, i giovani eroi della next generation Dominic Thiem, Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, Alexander Zverev e l’italiano Matteo Berrettini (purtroppo già eliminato al secondo turno agli Australian Open), età media 23 anni, ad invertire una tendenza che dura ormai da quasi venti anni nel tennis mondiale?
In bocca al lupo. Pardon, ai lupi!
Elvira Frojo