E’ estate ed il mito della bellezza si insinua nella nostra mente sollecitato dall’esposizione dei corpi nudi sotto il sole che, come una potente lente d’ingrandimento, mette in evidenza ogni nostro piccolo difetto, fin a far diventare i chili di troppo un mostro informe di cui liberarsi con ogni mezzo per raggiungere i canoni imposti dallo star sistem e non dalla natura che le donne le vuole generose di cuore e di curve. Il questa stagione, il problema intorno al quale ruota la vita delle donne curvy, la lotta contro i chili di troppo si inasprisce per esibire corpi più o meno perfetti minati da una mente ingannevole che preferisce occuparsi dell’ immagine piuttosto che della sostanza.
In vacanza, sotto la fresca ombra proiettata dall’ombrellone, è il tempo migliore per dedicarsi all’ironico libro “Le ho provate tutte – Storie di diete ed insuccessi” per Undici Edizioni di Patrizia Caldonazzo, nella redazione di RAI1 cultura e regista della trasmissione condotta da Gigi Marzullo**“Mille e un Libro – Scrittori in tv”** che con il suo humor ha voluto dare una descrizione di diete più o meno estremi che non l’hanno portata a modellare il suo corpo, ispirata da modelli di sublime perfezione, ma piuttosto a fare un’esperienza formativa che oggi le permette di aiutare tante donne a riconoscere il proprio valore più che nel corpo nell’anima e quindi a prendersi cura di quello che è invisibile agli occhi.
Quale è la motivazione che l’ha spinta a scrivere il suo libro? Per due motivi, il primo per una scommessa con mio marito e per sdrammatizzare il rapporto di amore ed odio che ho con il cibo a cui attribuivo la non accettazione che mi spingeva e a cercare la perfezione a tutti i costi. Fin da bambina ho avuto dei modelli molto impegnativi con cui confrontarmi mia madre, ballerina-coreografa, e mia sorella Nathalie, showgirl, sono state per me un esempio irraggiungibile da seguire*.*
L’autrice Patrizia Caldonazzo
Il libro ci racconta in maniera tragicomica le varie diete a cui si è sottoposta, come è cambiato nel tempo il suo rapporto con le diete? Oggi si parla spesso ed anche troppo del corpo, dell’immagine della donna che secondo messaggi ingannevoli sono obbligate a delle performance estetiche che in realtà le rendono vulnerabili e sottomesse. Nel tempo ho preferito coltivare la bellezza interiore come una grande opportunità per essere veramente belle dentro, quella bellezza che proviene dalla nostra interiorità e che irradia tutto il corpo rendendolo come nessuna dieta al mondo potrà mai garantire.
Quindi la vera dieta è la conquista della consapevolezza di sé? Imparare ad amarsi, accettarsi e valorizzarsi per sconfiggere un disagio fisico che genera dolore è il vero obiettivo di un comportamento teso alla riconquista di sé. Ho modificato il mio rapporto con il cibo e con la vita, oggi sono soddisfatta di aver modificato la lista delle mie priorità concentrandomi sul benessere interiore.
Che tipo di dieta consiglia di seguire? Per me la dieta deve essere colorata, allegra con diverse proposte e una certa libertà di scelta.
Ha intenzione di scrivere un altro libro sull’argomento? Il mio impegno reale è quello di contribuire a risvegliare le coscienze assopite per portare attenzione su tutti quegli atteggiamenti che generano discriminazione non solo sul piano fisico ma anche e ancor più gravemente sulla sfera emozionale e cognitiva come il bullismo che inibisce un sana maturazione psicologica. Penso quindi che il mio prossimo libro lo dedicherò alle persone che sono discriminate dal loro aspetto fisico, suggerendo loro la dieta perfetta, quella che secondo la mia esperienza garantisce il miglior risultato sul corpo e sulla psiche.
Alessandra Guardati