Il Villaggio Emanuele
Proseguendo l’impegno pastorale dei Venerdì della Misericordia, lo scorso 12 aprile Papa Francesco si è recato presso il Villaggio Emanuele alla Bufalotta, nella periferia nord di Roma, accompagnato – come di consueto in queste visite – da S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Il Villaggio Emanuele sorge all’interno del Parco delle Sabine ed è una struttura dedicata alla cura delle persone affette da morbo di Alzheimer, organizzata come un vero e proprio Villaggio, che consente agli ospiti di vivere in condizioni di normalità, riproducendo tanti piccoli aspetti della vita quotidiana, necessari a chi vive questa difficile patologia per creare e mantenere un ponte di comunicazione con l’esterno, promuovendo la socializzazione e l’inclusione. Il Villaggio è intitolato al suo fondatore il Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente onorario della Fondazione Roma, che con lungimiranza si è prodigato per ricercare una soluzione innovativa per l’assistenza residenziale alle persone colpite da Alzheimer.
Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente onorario della Fondazione Roma
Al suo arrivo, il Papa è stato accolto con stupore dai residenti e dal personale, nel cortile del Villaggio. Il Santo Padre ha salutato tutti i presenti, scambiando con ciascuno di loro alcune parole di conforto.
I residenti, insieme al Presidente onorario della Fondazione Roma, Prof. Emanuele, e all’attuale Presidente in carica, Franco Parasassi, hanno accompagnato il Papa nelle varie aree della struttura a disposizione dei residenti: alcuni ospiti che riposavano nelle loro stanze hanno ricevuto l’inaspettata visita ed hanno avuto modo di intrattenersi e di scambiare alcune parole con Papa Francesco; altri, impegnati nello svolgimento di attività ricreative, hanno illustrato al Santo Padre i loro impegni quotidiani nel Villaggio. La presenza del Papa è stata vissuta da tutti come un dono e un momento di gioia.
Il Santo Padre, con questa visita, ha voluto rivolgere la Sua attenzione alle condizioni di esclusione e di solitudine che una malattia come il morbo di Alzheimer rischia di generare nelle persone lasciate spesso sole dalla società, creando nei familiari un forte disorientamento, disagio e sofferenza Il progressivo aumento delle aspettative di vita richiama anche una maggiore consapevolezza e rispetto delle necessità e della dignità di chi vive su di sé questa malattia e di chi si trova accanto al malato.
Prima di lasciare il Villaggio Emanuele, il Santo Padre ha donato una pergamena con un pensiero scritto a mano e una tela raffigurante la Natività.