“Il design è una cosa meravigliosa”

“Il design è una cosa meravigliosa”

Figlio della seconda rivoluzione industriale, il design si è affermato in Italia con un certo ritardo rispetto agli altri paesi europei, riuscendo però ben presto a eguagliarli e poi a superarli.

Comunemente tradotto come disegno industriale, il termine inglese design si trova molto spesso accoppiato all’aggettivo “italiano”. Tra i pregiudizi e la diffidenza generale dei puristi dell’architettura, è riuscito a farsi largo nel nostro Paese dove, più di altrove, ciò che è funzionale non può che essere anche bello. C’è qualcosa d’intrinseco infatti nel modo di vivere e vedere le cose di noi italiani che propende naturalmente verso il buon gusto e l’armonia delle forme.

Alla base del design vi è l’idea che estetica ed efficienza, vista e tatto, arte e ingegneria, possano convivere in oggetti di uso comune, prodotti in serie su grande o piccola scala, ma progettati come fossero dei pezzi unici. Ed ecco allora che una bottiglia o una lampada non sono più cose inanimate, destinate solo a contenere e illuminare, bensì materia viva che interagisce con l’uomo.

Questa è l’idea che senza dubbio ha supportato le creazioni di Ettore Sottsass e del Gruppo Memphis, il collettivo da lui fondato contraddistinto dall’uso di forme minimal e colori accesi. Oppure Marcello Nizzoli, disegnatore apprezzato in tutto il mondo, del quale si ricordano le macchine per cucire ideate per Necchi tra cui la memorabile “Mirella”, finita addirittura nella collezione permanente del MOMA di New York. Per non citare poi i fratelli Castiglioni, Giò Ponti e l’opera di aziende come Fiat e Kartell.

Agli anni del Bel design (1945-1965), in cui il genio creativo italiano sembrò esplodere con tutta la sua forza, risale anche la nascita del Salone del Mobile, ormai divenuto uno degli appuntamenti più importanti della stagione milanese.

Nata nel 1961, questa kermesse nel corso dei decenni ha saputo rinnovarsi e reinventarsi, riuscendo man mano ad adeguarsi alle esigenze e ai gusti dei clienti fino all’affermazione come fiera internazionale punto di riferimento per l’arredo e il design.

Figlio della stessa fruttuosa era anche il Premio Compasso d’oro (il più importante al mondo e il più antico in Europa per il disegno industriale) gestito da ADI, l’ Associazione per il Disegno Industriale italiano. Un osservatorio privilegiato dell’evoluzione del design italiano, in grado di intercettare con freschezza le nuove tendenze e il bisogno umano di innovare. Sotto l’insegna ADI si riuniscono progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti, per riflettere sui temi del design e per promuovere e contribuire ad attuare, senza fini di lucro, le condizioni più appropriate per la progettazione di beni e servizi, attraverso il dibattito culturale, l’intervento presso le istituzioni e la fornitura di servizi. Ogni anno ADI seleziona anche una serie di creazioni per ADI Design Index, la manifestazione che segnala i migliori prodotti del design italiano. Un itinerario ideale attraverso la contemporaneità.

box:

58° Salone del Mobile.Milano

Dal 9 al 14 aprile

www.salonemilano.it

MAESTRO
Pianca
Emilio Nanni

PIANCA, azienda storica di arredamento che da oltre 60 anni opera nel settore, rinnova la collaborazione con Emilio Nanni. La sua formazione e la sua esperienza da architetto, unite alla versatilità con la quale esprime la propria creatività di designer ed artista, lo portano a creare progetti iconici e di grande eloquenza, come il tavolo MAESTRO.
In un perfetto equilibrio tra concetto geometrico e stabilità strutturale, MAESTRO delinea un disegno che richiama le travature reticolari delle capriate architettoniche.
La struttura è prevista in essenza e in metallo verniciato, mentre per il piano sono state studiate le opzioni cristallo fumé e cemento naturale.

20.VENTI
MDF Italia
967Arch

20.VENTI, il nuovo sistema per l’ufficio progettato 967Arch si caratterizza per un design lineare e iconico, proprio del DNA del marchio. Tramite la riflessione sullo scrittoio, l’archetipo della postazione di lavoro, il brand si propone di creare una nuova atmosfera dell’ufficio in chiave contemporanea. La contrapposizione tra pieni e vuoti, l’accostamento attento di diverse finiture e l’integrazione del cablaggio nella struttura portante definiscono una rinnovata proposta di arredo ufficio. La sfida tecnica parte dall’utilizzo di una struttura esile che però può offrire un’ampia varietà di misure e finiture utilizzabili per aree operative, uffici direzionali e per contesti residenziali, dove è sempre più diffuso l’uso di tavoli per il lavoro nomade e tecnologico.

ROD BEAN
Living Divani
Piero Lissoni

Living Divani, azienda a conduzione familiare, che dai primi anni ‘70 ha fatto dell’imbottito il suo trademark, è uno dei punti di riferimento nel panorama del design.

Perfezione e armonia nelle proporzioni e sapore di lusso discreto sono il segno di riconoscimento di ogni prodotto, compreso il nuovo Rod Bean che si compone di forme fluide e dinamiche con cui realizzare sviluppi sinuosi dando vita a spazi più coinvolgenti. I raggi di curvatura e la doppia profondità dei terminali, diversa sul lato esterno e interno, consentono la perfetta integrazione dei nuovi elementi al sistema preesistente Rod System aprendo la strada a diversi giochi di combinazioni.

BACO
Brandodesign
Pierangelo Brandolisio

Brandodesign viene fondata dall’architetto Pierangelo Brandolisio che per far fronte alle esigenze del suo Akita Americano, si appassiona al mondo del pet design. I prodotti a sua firma strutturano un ambiente dalle caratteristiche naturali, gradevoli per l’istinto animale, ma allo stesso tempo in grado di dare piacevolezza anche all’essere umano. La cuccia per gatti Baco, realizzata interamente a mano, è una di questi. Composta da un telaio in acciaio inox rivestito da un intreccio in midollino può essere sollevata da terra mediante un piedistallo e consente all’animale di osservare l’ambiente in cui vive grazie ai piccoli spiragli tra un lamento e l’altro. La cuccia offre al felino un luogo ideale, avvolgente e protettivo, con le due aperture diametralmente opposte e i cuscini in microfibra rinforzata o cachemire.

ALEDIN
Kartell
Alberto Meda, Francesco Meda

L’azienda lombarda classe 1949 non tradisce la sua lunga tradizione di successi in fatto di produzione originale di mobili e oggetti di disegno industriale.

Aledin è una lampada da tavolo a bracci snodati, senza fili, con due teste luminose a led, una tecnica e una decorativa. I bracci in policarbonato svolgono contemporaneamente la funzione strutturale e di isolamento elettrico tra le due fasi e al loro interno sono inserite le molle di contrasto per l’equilibrio della lampada. Sulle loro facce esterne due elementi metallici di conduzione elettrica portano rispettivamente il polo positivo e quello negativo per dare corrente ai circuiti led.

Beatrice Vecchiarelli