Marco Montemagno, detto “Monty”, professione imprenditore digitale e comunicatore, fondatore di Slashers e 4Books, italiano di successo residente a Brighton, è oggi una delle voci più autorevoli e seguite nel settore dell’innovazione e del digital marketing e ha costruito negli anni una community online che raccoglie circa un milione di persone.
La comunicazione a 360 gradi è il suo pane quotidiano, dagli eventi organizzati e moderati ai progetti di business: ogni giorno sulla sua pagina Facebook pubblica video che affrontano gli argomenti più disparati, partendo dalle sfida che lo sviluppo della tecnologia e della società ci chiamano ad affrontare. Se da una parte Montemagno non esclude il ritorno sulla scena del ping pong professionistico, dall’altra non vuole essere etichettato come “il santone del digitale”. Quindi guai a considerarlo un guru o un motivatore: a Marco Montemagno interessa sperimentare, osservando e interpretando la realtà, per poter leggere e realizzare un futuro più solidale, in cui i professionisti siano in grado di mettere in comune le proprie esperienze in maniera virtuosa.
4Books.it è l’ultimo progetto che hai tirato fuori dal cilindro: di cosa di tratta?
4Books.it ha un obiettivo molto semplice, ossia quello di far risparmiare tempo ai manager che non ne hanno molto a disposizione o che magari non si sentono a proprio agio nell’affrontare testi in lingua inglese, ma vogliono rimanere aggiornati sugli ultimi trend di business enunciati nelle diverse pubblicazioni. La nostra offerta è estremamente fruibile: noi proponiamo degli abstract settimanali, di 6 pagine o in formato audio, di tutte le nuove uscite editoriali del settore business, selezionate accuratamente da me e dal mio team. In più, una volta al mese, inseriamo anche un grande classico, come “La mucca viola” di Seth Godin, per citarne uno. Insomma, quello che cerchiamo di fare è offrire agli uomini di business uno strumento in più per essere aggiornati costantemente e portare avanti al meglio la propria attività.
Quali sono le opportunità di lavoro più interessanti che possono scaturire dall’evoluzione del mercato digitale?
Si parla sempre delle grandi startup o delle grandi aziende di tecnologia che fanno numeri pazzeschi e spesso ci si dimentica che si possono lanciare delle iniziative online più piccole ma comunque in grado di realizzare le persone, dando loro l’occasione di svolgere un lavoro piacevole e di portare a casa anche un reddito molto interessante. La prima opportunità è proprio sotto i nostri occhi e consiste nell’usare il digitale per svolgere delle attività che ci piacciono e magari ci consentono pure di monetizzare, a latere di un lavoro principale e più tradizionale. In secondo luogo, occorre riconoscere i trend della tecnologia di oggi e capire se si possiedono le caratteristiche adatte per salire su quello specifico treno. Ad esempio, se oggi sei esperto di Intelligenza Artificiale, puoi ambire a candidarti per una posizione che comporta compensi molto elevati date le competenze estremamente specifiche richieste. Secondo me ci sono tutta una serie di possibilità che dipendono dalla propensione a individuare i trend che vanno per la maggiore, posizionandosi al posto giusto nel momento giusto. Inoltre, è importante provare a immaginare le evoluzioni derivanti da una nuova tecnologia. In questo momento, siamo di fronte ad un’esplosione di innovazione legata ai comandi vocali, è fondamentale quindi capire cosa può accadere a partire da questo sviluppo. Basti pensare all’invenzione del freno per gli ascensori, senza la quale non sarebbe stato possibile costruire i grattacieli. Il pensiero laterale è la spinta verso il progresso. Una semplice trasformazione ha generato milioni di posti di lavoro. La robotica sarà sempre più diffusa e capillare, è inevitabile l’avvento di professionalità inedite che accompagneranno una nuova era fatta di nuovi bisogni e necessità.
Quali sono i trend dell’innovazione da non perdere assolutamente di vista?
Innanzitutto, intelligenza artificiale e tutti gli algoritmi che ci consigliano quotidianamente nelle cose da fare. Questo è un grosso trend, sia come sviluppo sia come iniziative imprenditoriali. Poi c’è il tema dalla robotica e della co-botica, ossia del lavoro insieme ai robot: una grossa spinta verrà dallo sviluppo dei comandi vocali. Da tenere d’occhio, senza dubbio, è tutto il mondo Blockchain, al di là delle criticità del momento: buttarsi dentro questo tipo di tecnologia, anche come sviluppatore, sarà davvero interessante. Dovremo riflettere sulla gestione dei pagamenti: sono stato recentemente in Cina e lì la situazione è molto diversa dalla nostra, perché non ci sono carte di credito ma si paga con QR code da cellulare associato. Un occhio alla Cina lo darei sempre, loro sono un passo più avanti.
La comunicazione del futuro è sempre più visuale: non si corre il rischio di restare troppo in superficie, senza impegnarsi più nell’approfondimento dei messaggi?
“Avengers: Infinity War” ha guadagnato oltre 600 milioni di dollari solo nel week end di lancio, il più grosso incasso della storia. È un racconto per immagini e rappresenta una delle sue espressioni più riuscite, anche rispetto al fumetto. Non vedo però il racconto visuale come un nemico da contrapporre alla forma scritta. La comunicazione per immagini non è necessariamente più superficiale di quella che passa per la scrittura. I video possono essere efficaci come strumenti educativi, formativi e informativi. Il formato video funziona di più senza dubbio sui social, ma questo non significa la scomparsa o l’inefficacia degli altri formati. Ovviamente la validità di trasmissione e penetrazione del messaggio dipende dalla qualità del video: occorre confezionare un prodotto accurato se si vuole lasciare il segno. Il problema grosso è che oggi le persone non leggono, è un dato di fatto. C’è un grado di disattenzione generale preoccupante. Chi commenta sui social spesso non solo non legge la notizia a cui dovrebbe riferirsi, ma non guarda nemmeno il video proposto. Si finisce per commentare a caso. Un tizio una volta mi ha insultato accusandomi di aver pubblicato a suo dire l’ennesimo contenuto motivazionale: stava commentando un video in cui raccontavo la storia della metropolitana.