I dinosauri sbarcano a Cinecittà World. Arrivano in 4D ed è spettacolo sublime. Da vedere. Da vivere. E da urlare. Jurassic War, la nuova attrazione voluta e inaugurata da Stefano Cigarini, amministratore delegato del parco di divertimenti nato come costola ludica di Cinecittà, è una chicca per gli occhi, ma anche per i nervi del pubblico. Sorto sulle “macerie” spaziali di “Viaggio verso Marte”, la nuova attrazione nel concreto entra all’interno di un laboratorio scientifico (un po’ come quello della InGen del romanzo di Micheal Chrichton e del film di Steven Spielberg) dove possiamo vedere il lavoro dei paleontologici e uova in incubazione, per essere poi “cacciati” in una avventura virtuale in una foresta primordiale dove si incontrano Triceratopi, Velociraptor, Tirannosauri Rex, Brontosauri e il King Kong di Merrian C. Cooper.
L’animazione è così realistica che i mostri sembrano proprio venirci addosso, una volta che il “nostro” autobus viene attaccato e lanciato senza conducente nell’atmosfera preistorica. La sensazione è eccezionale, tanto che per la prima volta possiamo asserire che gli occhialini tridimensionali sono davvero al servizio dello spettatore. Il viaggio nella preistoria dura ben dieci minuti e si viene immersi in quella che doveva essere la Terra di 65 milioni di anni fa. “Jurassic War”, asserisce un radioso Cigarini, “ha posto l’asticella in alto e presto ci saranno delle novità ancora più spettacolari per migliorare questo parco che di anno in anno raccoglie sempre più il consenso del pubblico”. Ed il pubblico è davvero entusiasta: a testimoniarlo sono gli scroscianti applausi una volta finito il giro di “giostra”. “Il lavoro dei collaboratori” continua Cigarini “Ha dimostrato che Jurassic War ha tutte le carte in regola per essere una tra le migliori attrazioni del parco. Ed è con questo spirito che ci stiamo spingendo anno dopo anno a migliorare sempre qualcosa. Mettere tassello su tassello per far diventare CineCittà World un punto d’incontro per le famiglie e un viaggio totale e virtuale nel mondo del cinema.”
Roberto Leggio