Città di scrittori illustri e della birra color rubino, Dublino è la destinazione perfetta per chi intende coniugare cultura e divertimento. Quindi ecco in tre semplici punti cosa fare e dove andare nella costosa capitale d’Irlanda.
MANGIA
Banalmente, uno qualsiasi dei pub del caratteristico quartiere di Temple Bar può andar bene. Ma se state cercando qualcosa di più sofisticato, con musica dal vivo e vista su Ha’ Penny Bridge, servizio veloce e dove bere una pinta di Guinness autentica la soluzione è solo una: il Merchants Arch. Propone piatti tipici come il bacon irlandese con verza o l’auld Dublin Coddle, accanto al più tradizionale Fish&Chips.
Per gli appassionati della Guinness una tappa obbligata è senza dubbio la Guinness Storehouse. Offre un’esperienza sensoriale che passa attraverso la storia della bevanda, la sua lavorazione e infine la degustazione. È preferibile prenotare in anticipo se si vuole saltare la coda, scegliere il giorno e l’orario più comodo e risparmiare qualche euro sul biglietto (dal 10 al 30%).
Infine, se dico Irlanda dico Irish Coffee! Il tradizionale caffè con whiskey irlandese, servito in un bicchiere preriscaldato con una spruzzata di panna in cima. I prezzi per un Irish Coffee variano dai 6 agli 8€ ma spostandovi poco fuori dal centro città, si può trovare anche a 4/5€ (prezzo onesto!) senza perdere nulla in fatto di gusto.
PREGA
La risposta è presto pronta: Saint Patrick’s Cathedral, un must! Il santo patrono d’Irlanda diffuse sull’isola il cristianesimo combinandolo a elementi celtici e pagani. La cattedrale in stile gotico, a lui dedicata, risale alla fine del XII sec. ed è tra le attrazioni più visitate del paese. Altrettanto importante la Christ Church Cathedral, affiancata lateralmente dal museo Dublinia, che ripercorre la storia vichinga e medievale della città.
Tuttavia un viaggiatore indipendente non si ferma mai alle tappe da manuale ma va a scovare le vere chicche da esploratore. Prima fra tutte l’ex prigione di Kilmainham Gaol. Qui sono stati incarcerati uomini, donne e anche bambini che presero parte alla campagna per l’indipendenza irlandese. Un luogo spettrale ma anche di speranza e di sacrificio, passione e amor patrio. Vi furono giustiziati i principali esponenti di quella che è nota come Easter Rising, ovvero la rivolta contro il Regno Unito avvenuta nella settimana di Pasqua del 1916. All’interno di alcune celle è ancora possibile vedere graffiti e dipinti lasciati dai prigionieri. Questo carcere è stato abbandonato negli anni ’20 e trasformato in museo, talvolta anche in set cinematografico, ma tuttora è vietato scattare, per ragioni di sicurezza, delle foto al suo interno. Fa eccezione l’area ritratta nella foto qui sopra.
AMA
Dopo una passeggiata lungo le rive del fiume Liffey finirete per innamorarvi definitivamente di Dublino. Costeggiando il fiume si possono ammirare numerosi ponti ed edifici che, di notte, vengono illuminati dando vita a seducenti riflessi sull’acqua. Si tratta del Four Courts, sede della corte di giustizia irlandese, oppure del caratteristico Convention Center, progettato dall’architetto Kevin Roche, o ancora dei due ponti di Calatrava, dedicati rispettivamente a James Joyce e a Samuel Beckett. Un incontro tra moderno e antico non apprezzato proprio da tutti.
Dal blog Viaggiatrice indipendente