E’ stata illustrata oggi all’interno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la relazione sulla sperimentazione del nuovo apprendistato formativo. Sono intervenuti il Presidente dell’Inapp Stefano Sacchi ed il Sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba. “4 ragazzi su 10 si iscrivono già a 14 anni all’IeFP (istruzione e formazione professionale)” ha detto il Prof. Sacchi, “organizzazione con una forte capacità inclusiva dato che comprende sia studenti stranieri che disabili”. “Nel 2016, ultimi dati alla mano, il 96% degli apprendisti sono in apprendistato professionalizzante, con i settori più interessati quelli del commercio e della manifattura” continua il Presidente dell’Inapp, che espone anche i dati del 2015, anno nel quale furono inseriti quasi 135 mila apprendisti nei percorsi di formazione pubblica erogati da Province e Regioni.
“Con la sperimentazione dell’apprendistato formativo” illustra invece Bobba, “il Ministero ha messo in campo risorse per riavviare un apprendistato di primo livello, quello cioè per conseguire qualifica e diploma professionale o diploma di scuola secondaria”.
“Abbiamo favorito lo sviluppo del percorso duale, quello di alternanza tra scuola ed azienda. Tutte quelle risorse che avevamo investito nella sperimentazione ora diventano strutturali, ordinarie. Perciò ora le aziende che assumono giovani in apprendistato avranno a disposizione queste risorse in pianta stabile”.
Un messaggio alle Regioni e alle Province per mettere in atto una maggiore e più ricca offerta formativa, un modo per riuscire a costruire un nuovo tipo di cultura all’interno delle stesse istituzioni. “Molte aziende non propongono ai giovani i contratti di apprendistato” illustra Bobba, “perché non sanno nemmeno che esistono. Proviamo anche ad attuare un cambio culturale in questo campo”.
“In netta ripresa l’apprendistato professionalizzante in tutte le aree del paese.” recita il comunicato stampa dell’incontro, “Nei primi 10 mesi del 2017, raffrontati al medesimo periodo 2016, l’apprendistato di secondo livello vede aumentare l’attivazione dei contratti di lavoro rivolti ai giovani del 28% al Nord, del 27% al Centro e del 24% al Sud. Dopo un marcato calo nel 2015…l’apprendistato professionalizzante torna a crescere, evidenziando una consistente preferenza delle aziende verso questa tipologia di contratto di inserimento lavorativo…il contratto di mestiere continua quindi a rappresentare una significativa preferenza da parte delle aziende nell’assunzione dei giovani”.