La possibilità di un miglioramento delle condizioni contrattuali è alla base dello sciopero dei dipendenti dello stabilimento Amazon di Vicenza. I lavoratori, che da mesi lottano per un adeguamento salariale ed una modifica dei turni, hanno deciso di incrociare le braccia proprio in occasione della giornata sinonimo di shopping in tutto il mondo. Per il Black Friday di domani circa il 25% dei dipendenti dello stabilimento di Castel San Giovanni osserverà uno sciopero che, oltre che simbolico vista la data interessata, ha lo scopo di convincere i vertici aziendali a ridiscutere i termini contrattuali dei lavoratori.
Dall’inizio del turno del mattino di venerdì 24 novembre a quello di sabato 25 Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl Terziario hanno proclamato un’astensione del lavoro che interesserà 1 dipendente su 4. Mesi fa le inchieste sulle condizioni lavorative all’interno degli stabilimenti Amazon, con contratti che prevedevano condizioni non certo favorevoli, con turni massacranti non retribuiti a dovere. I sindacati inoltre hanno più volte presentato bozze di nuovi contratti, con la proposta di un premio produzione durante il periodo natalizio. Tutti suggerimenti che sono state rispediti al mittente da Amazon: un muro contro muro che ha portato allo sciopero che colpirà il Black Friday italiano di domani.
“I salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria privata e assistenza medica privata“. Lo afferma in una nota Amazon Italia rispondendo allo sciopero annunciato dai sindacati. “Amazon offre inoltre opportunità innovative ai propri dipendenti – si legge – come il programma Career Choice, che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale”.
Il centro di smistamento di Piacenza è il principale stabilimento italiano. Grande come 12 campi da calcio, molti dei prodotti che gli utenti acquistano su Amazon Italia provengono da Castel San Giovanni. Previsti dunque ritardi e disagi per i compratori, ma la speranza di sindacati e dipendenti è che con questo atto i vertici di Amazon decidano di migliorare le condizioni lavorative proposte.