Ottobre 2017: finisce ufficialmente l’era dei 140 caratteri di Twitter. Il popolare social network, reso celebre anche grazie al limite prestabilito dei suoi “cinguetii“, ha deciso di raddoppiare lo spazio dedicato ai pensieri dei suoi utilizzatori.
Al termine di una fase di test durata circa un mese e mezzo i vertici di San Francisco hanno optato per un passaggio dai celebri 140 caratteri a 280. La decisione data in seguito ad un rallentamento nella crescita del social media fatto registrare negli ultimi anni: con più caratteri gli utenti potranno esprimere più liberamente i loro pensieri, senza la preoccupazione di tagliare e sintetizzare il loro post qualora il tweet fosse risultato più lungo del vecchio limite. Altra novità il fatto che le immagini non influiranno sul numero di caratteri utilizzati.
“Eravamo preoccupati che le timeline potessero riempirsi di Tweet di 280 caratteri” affermano da San Francisco dopo i test, “e che le persone che avevano a disposizione questo spazio lo avrebbero sempre utilizzato per intero. Solo il 5% dei Tweet inviati erano più lunghi di 140 caratteri e solo il 2% sopra i 190 caratteri“. Esperimento riuscito dunque per il social dei cinguettii che consentirà l’utilizzo massimo di 280 caratteri a quasi tutti gli utenti.
Non potranno beneficiare di questo “plus” infatti gli utilizzatori che scrivono sul social media in giapponese, cinese e coreano continueranno ad avere il limite tradizionale, a 14o caratteri.
L’ufficialità della notizia è stata data direttamente tramite un tweet dal fondatore e Ceo della piattaforma Jack Dorsey con un emblematico: “140+140!”.