Tra le opere di Verdi e Respighi, tra le sinfonie composte da Prokofiov e le standing ovation del pubblico presente si è tenuta la due giorni di musica dell’Orchestra Santa Cecilia a New York. Dopo 48 anni l’ensemble diretto per l’occasione da Antonio Pappano è tornata nella Grande Mela e l’ha fatto come meglio, forse, non poteva. Applausi interminabili, bis concessi ed uno spettacolo totalmente Made in Italy portato nella storica Carnegie Hall, in attesa dei concerti di Boston e Washington.
Il pubblico presente è stato catturato dal terzo concerto per piano di Prokofiev e dall’entrata in scena della pianista Martha Argerich, con cui Pappano ha concesso anche un bis a quattro mani. La città di Roma poi è stata protagonista nel finale dell’evento con le opere di Respighi: ‘Fontane di Roma’ e i ‘Pini di Roma’ della ‘Trilogia Romana’, la sua opera più famosa e composta proprio per la Santa Cecilia. Il direttore ha poi voluto concedere un fuoriprogramma per chiudere le serate, con il ‘Valzer Triste’ di Jean Sibelius e l’ouverture del ‘Guglielmo Tell’ di Rossini.