“Un’ora con… Luigi Bobba”: questo è stato il titolo dell’incontro che si è svolto a Roma durante la prima giornata del Forum PA – l’evento più importante d’Italia sulla pubblica amministrazione – che ha visto protagonista proprio l’onorevole Luigi Bobba. Martedì 24 maggio, il Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha presentato le linee di Governo per quanto riguarda le politiche per la gioventù e per il Servizio Civile Nazionale. Presenti all’incontro, moderato dal giornalista Francesco Spagnolo, anche alcuni dei ragazzi che hanno aderito a IVO4All (International Volunteering Opportunities for All), l’iniziativa del Servizio Civile rivolta ai giovani con minori opportunità che a breve li porterà per quattro mesi (dopo due mesi di formazione in Italia) presso alcune destinazioni europee dove realizzare dei particolari progetti.
L’incontro è stato anche l’occasione per chiedere all’on. Bobba delle anticipazioni riguardanti la riforma del Terzo settore, che contiene anche delle modifiche inerenti il Servizio Civile Nazionale: “Speriamo innanzitutto che venga definitivamente approvata in settimana”, questo il primo commento dell’onorevole.
“Il governo ha dodici mesi di tempo per fare i decreti attuativi – ha continuato – ma credo che il decreto legislativo sul Servizio Civile verrà fatto rapidamente: penso che per l’autunno saremo pronti”.
Un altro punto da chiarire è l’apparente “flop” del progetto dei Corpi Civili di Pace, iniziativa sperimentale di cui l’Italia è il secondo Paese a farsi promotore. Tale iniziativa dovrebbe porre le basi per una futura proposta più ampia e strutturata di difesa civile, non armata e nonviolenta, in situazioni di conflitto all’estero e in Italia, per emergenze ambientali. Il primo bando ha reso disponibili 200 posti, ma sono stati 106 quelli effettivamente richiesti dagli enti.
“Credo che il bando contenesse delle novità particolarmente rilevanti – ha spiegato l’on. Bobba – dunque anche le organizzazioni accreditate per questo tipo di interventi (non molte) hanno dovuto in qualche modo metabolizzare la proposta. Sono convinto che per il secondo bando, che mette a disposizione i 400 posti rimasti, riceveremo delle proposte articolate sui 26 Paesi per cui il Ministero degli Esteri ci ha dato il via libera”.
E ha puntualizzato: “Vorrei ricordare che stiamo parlando di Paesi dove ci sono stati dei conflitti o emergenze ambientali. Si tratta quindi di situazioni delicate, che richiedono una certa attenzione. Credo però che ora gli enti avranno modo di prepararsi in maniera adeguata, e dunque questo secondo round potrà avere esito positivo”.
Lucia Mancini