Chi lo ha già provato, lo sa bene. Entrare in un negozio del brand T.riciclo non è un’esperienza come un’altra. Pensato come un vero e proprio percorso sensoriale, T. riciclo, infatti, è una sorta di casa molto accogliente dove le mamme di oggi possono acquistare per i propri bambini vestiti e attrezzature riciclati di altissimo livello qualitativo, coccolate dal profumo di biscotti dolcemente serviti al bancone o dalla vista dei colori naturali pastello che elegantemente rivestono l’arredamento.
**Un’idea imprenditoriale ecosostenibile e di assoluto successo**, nata dalla curiosità di una psicoterapeuta, Sabina Marcadella, e di un ingegnere, Massimiliano Monti di Adria, i quali nel 2009 hanno deciso di aprire a Treviso un negozio capace di differenziarsi dal solito panorama del second hand. Ovvero un concept store emozionale di grande originalità, dove poter offrire prodotti second hand per bambini a prezzi competitivi ma di qualità eccellente – gli abiti sono quasi tutti griffati – e rigorosamente garantita.
**Premiato al Retail Award 2013 come miglior punto vendita non Food** e vincitore al Best franchisee Idea of the World 2012 per l’originalità e l’unicità del brand, T.riciclo conta oggi ben 12 punti vendita, con un fatturato che ha sfiorato il milione di euro nel 2012. Un format commerciale vincente basato sulla rigida selezione dei vari capi e attrezzature usati che, di volta in volta, i genitori (clienti e fornitori al tempo stesso) propongono al negozio, ricevendo, in caso di accettazione, il 45% del prezzo pattuito. A ciò si aggiunge il riadattamento dell’esubero della produzione tessile grazie al lavoro delle stiliste del brand, così da offrire alla clientela linee sempre nuove di assoluta qualità.
Un modo di fare marketing originale, dunque, che punta all’usato, allungando così il ciclo di vita di oggetti e capi d’abbigliamento caduti in disuso presso le famiglie, senza rinunciare però all’eccellenza e soprattutto “alla ricerca della bellezza”, come affermato da Sabina Marcadella.
**Nel 2009, quando Lei e suo marito Massimiliano Monti di Adria avete deciso di dare vita a T.riciclo eravate, se non erro, rispettivamente una psicoterapeuta e un ingegnere. Da che cosa è nata l’idea di fondare questo brand?**
Io e mio marito siamo due persone molto eclettiche e curiose, senza contare che abbiamo vissuto all’estero per molto tempo. Ad un certo punto ci siamo appassionati a questa realtà del riciclo, che di fatti in altri Paesi, come ad esempio la Germania o gli Stati Uniti, è molto conosciuta, mentre in Italia è tutta ancora da costruire. Nel nostro Paese, infatti, esiste il second hand, ma non nella stessa chiave così particolare che noi abbiamo voluto dare ai nostri negozi. Io e mio marito siamo sempre stati appassionati del bello, per cui abbiamo semplicemente cercato di applicare il nostro gusto italiano a quelli che sono stati gli spunti internazionali. Abbiamo rivisitato il concetto di usato, parola che non amo usare, e che preferisco sostituire con ‘riciclato’, avvalendoci di una formula completamente diversa, influenzata dalla realtà straniera e allo stesso tempo dal tocco indistinguibile dell’Italia.
**Come si legge anche nel suo blog, i negozi T. riciclo sono pensati come una casa, “serena, accogliente che profuma di cannella”. Quanto ha contato la sua personale sensibilità femminile nell’elaborazione di questo particolare layout?**
Senz’altro c’è molto di mio in questo aspetto, perché sicuramente il particolare layout di T.riciclo rispecchia i miei personali gusto, sentire e vissuto. Come si legge anche sul mio blog, c’è stato il ricordo di un luogo magico del passato che mi ha fatto pensare a come avrei voluto T.riciclo e la sua atmosfera. Essendo stata anche psicoterapeuta, per me le emozioni sono sempre state un punto centrale nella mia vita ed esperienza professionale. Per questo ho voluto ritrovare nel concetto del negozio una forte componente emotiva, facendo sì che il profumo, i colori, i mobili, ecc., dessero una sensazione di casa, di calma. Alle mie collaboratrici cerco di insegnare sempre un modello di cura del cliente: questo è un concetto che ho appreso dalla mia esperienza precedente di psicoterapeuta, dove appunto era centrale la cura del paziente. Ora si tratta ovviamente di prendersi cura del cliente perché ogni persona ha voglia di avere un plus in più, di essere coccolata, di guardare un posto che sia speciale mentre compra qualcosa per il proprio bambino; un luogo insomma che la faccia stare bene in quello stretto arco di tempo che è riuscita a ritagliarsi dalla routine.
**T. riciclo è un’idea imprenditoriale di assoluto successo, che ha ricevuto e continua a ricevere diversi premi, come il Retail Award 2013 e il Best franchisee Idea of the World 2012. Che cosa lo rende vincente, secondo Lei? E soprattutto, che lo contraddistingue così profondamente dagli altri brand second hand?**
T. riciclo per me è una realtà a sé: quando ci si entra dentro, non ci si rende nemmeno più conto che si tratta di un negozio. Di negozi dell’usato ce ne sono tanti, però il nostro non credo che si possa più chiamare di seconda mano, perchè in effetti è una vera boutique. Quello che dico sempre alle mie collaboratrici è che dobbiamo far sì che quando apriamo la porta del negozio ogni mattina, ci venga subito da pensare: “Oh, in che bel posto sto entrando!”. Questo secondo me è stato vincente: far provare un’emozione di casa e di magia a tutte le persone che entrano in T.riciclo. A ciò, ovviamente, si aggiunge l’altissima fattura dei nostri prodotti, che non è molto diversa dal nuovo, perché la nostra selezione è davvero molto accurata. Noi ci mettiamo del nostro per rimettere tutto a nuovo; dalla piccola scheggiatura su un lettino, ad un impercettibile difetto in un abito. Il risultato consiste nel dare la possibilità ai nostri clienti di comprare un prodotto perfetto e di qualità ad un prezzo minore del 60%.
**Quando è stato importante il passaparola per il successo commerciale della vostra Azienda?**
Il passaparola è stato importantissimo e incredibilmente veloce. In questo senso sono rimasta piacevolmente colpita, perché quando si lavora in un determinato e si appagano i sensi delle persone nel modo giusto, i risultati si vedono.
**Con la crisi, il fatturato del brand ha registrato significativi cambiamenti?**
Sinceramente no, perché abbiamo sempre avuto una costante crescita esponenziale fino ad oggi. A T.riciclo noi facciamo una selezione dei brand più lussuosi per quanto riguarda le linee di abbigliamento, e la nostra sfida – e ciò che ci differenzia di più dagli altri negozi di usato – è proprio quella di offrire prodotti di firma ad un prezzo estremamente invitante. La tipologia di oggetti che vendiamo dunque è più che altro indirizzata ad un consumatore colpito sì dalla crisi, ma in grado e desideroso di ritagliarsi il gusto per il bello pagando un prezzo minore del 60%.
**Potrebbe parlarci brevemente delle nuove linee di T.riciclo?**
Sono tutte linee che combinano l’idea di comodità, comfort, casual però sempre con un tocco molto chic. Sono abiti che rispettano la nostra filosofia a 360 gradi, perchè realizzati con tessuti di esubero di produzione. Quindi abiti comodi, perché i bambini hanno bisogno di muoversi liberamente, ma con questo tocco di classe che li rende abbastanza diversi dagli altri capi di abbigliamento. In sintesi, un occhio alla proporzione tra la qualità, il riciclo e il prezzo molto concorrenziale.