La Quintana in tutti i sensi

La Quintana in tutti i sensi

Lo scalpitare dei cavalli, i colori variegati dei rioni, l’odore dell’erba... E ancora: il tifo dei popolani, l’eleganza dei figuranti in abiti seicenteschi, la fierezza dei cavalieri… Al “Campo de li Giochi” di Foligno, domenica 16 settembre, si rivivono tempi andati grazie alla 66° edizione della Quintana, l’Olimpiade delle competizioni equestri. La tensione sale a poco a poco e si alimenta di alcuni momenti topici del Cerimoniale vissuto con emozione da figuranti e pubblico – su tutti la lettura solenne del Bando, fatta dal personaggio storico, ovvero il “Banditore”, che annuncia la Gara e lancia la Sfida – per poi raggiungere il suo apice con la sfida vera e propria: cavalli e cavalieri sono pronti a scendere in pista per contendersi il Palio. Per i Rioni è il momento della verità, in cui poter raccogliere i frutti di un lavoro durato mesi e mesi.
Dopo l’emozionante cerimoniale, la Giostra non è stata da meno per una Quintana memorabile: splendida, tirata, ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Il Palio della Rivincita se l’è aggiudicato il Rione Croce Bianca, con il “Fedele” Daniele Scarponi che bissa il successo dello scorso giugno. In una splendida giornata di sole, in una pista di gara più veloce che mai, è arrivato il 21° palio per il rione biancorosso il cui cavaliere ha condotto una gara eccellente, pulita e senza errori, caratterizzata da tempi ottimi e regolari. La gara è stata molto emozionante ed ha regalato un super record della pista per il rione Ammanniti, che, nella prima tornata, ha abbattuto la soglia dei 54 secondi, facendo fermare le lancette a 53 secondi e 79 centesimi.

La grande gioia dei rionali del Croce Bianca per la conquista del palio numero 21, ribattezzato il “palio Samurai”, è stata incontenibile e si è riversata prima sul campo di gioco, poi per le strade di Foligno.
Edizione dopo edizione si rinnova la gioia del Rione vincitore che vive all’unisono la felicitià per la conquista del palio, nella rievocazione di un grande spettacolo che è allo stesso tempo esaltazione della storia patria, attività operativa di vari livelli nonché un veicolo turistico culturale irresistibile e moderno. Su tutto la grande forza associativa messa in mostra in ogni edizione dal Popolo della Quintana e dall’intera Foligno con i suoi volontari. Merito del Popolo della Quintana, motore inesauribile della manifestazione, sorretto da una passione incrollabile e dall’amore per la città e per le sue storiche tradizioni.

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IL REGOLAMENTO DELLA GIOSTRA
Per conseguire la vittoria ogni cavaliere, sul proprio cavallo ben addestrato, compie un percorso equivalente a 754 metri lineari, contornato da 74 bandierine, segnato ad otto sulla pista del Campo. Nell’intersezione di esso viene fissata una copia dell’antica statua lignea, la Quintana raffigurante il “Dio Marte”. Il suo braccio sinistro sostiene uno scudo con le insegne della città: il Giglio e la Croce. Il braccio destro è disteso all’esterno e la mano impugna un gancio, al quale vengono appesi gli anelli che, con una lancia metallica, devono essere infilati dai cavalieri in sella a cavalli lanciati al galoppo. Gli anelli sono di tre diversi diametri: cm 8 per la prima tornata; cm 6 e cm 5 per le altre due. Nove in totale le carriere. Il cavaliere che nel minor tempo e con minor numero di penalità avrà compiuto la sua corsa conseguirà il premio previsto, cioè il Palio (dipinto ogni volta da un noto artista) che, la sera della vittoria, trova posto d’onore nella sede rionale, dove sono conservati quelli vinti nelle precedenti quintane, ma soprattutto il “Bacio di madonna illustre”.

di Ivano Basile