Quello di donna sexy è un titolo che detiene da anni, malgrado sullo schermo si sia fatta vedere più o meno in tutti i modi: bionda, mora, nuda, persino completamente tumefatta nel violentissimo The Killer Inside Me di Michael Winterbottom. Eppure nulla scalfisce il suo fascino, e nulla sembra altrettanto scalfire la sua serenità: si dichiara “felicemente sposata” con Cash Warren, e “felicemente madre” di Honor Marie (avuta nel 2008, a neanche un mese dal matrimonio) e di Haven Garner (nata nel 2011). E smania di condividere tutta questa felicità con gli altri, a giudicare dai suoi continui interventi su Twitter, dove ogni giorno posta dolcissime foto con la sua sorridente famigliola. Che l’obiettivo di una star sia il caro vecchio lieto fine? Mentre la quotidianità di Jessica, lontana dal cinema da qualche anno, tende a farlo pensare, lei taglia corto e afferma con determinazione: “Mi piacerebbe passare alla regia”.
Davvero? Jessica Alba regista?
Perché no, quando mi chiedono come mi vedo tra dieci anni rispondo senza timore che mi piacerebbe essere impegnata anche in altri contesti dell’industria cinematografica. Di sicuro come produttrice, anzi ammetto di avere in mente già un paio di progetti. Però poi un mio grande desiderio è passare dietro la macchina da presa, anche se ho un tale rispetto e una tale stima di questa professione che temo mi occorreranno molti anni per impararla sul serio. Servirebbe un buon maestro, tanto per cominciare.
Magari Robert Rodriguez, con cui sta girando Machete Kills (di cui è protagonista con Danny Trejo, Mel Gibson e Michelle Williams, ndr)?
Magari! Con lui abbiamo da sempre un feeling speciale, oltre che un affetto fraterno. Siamo molto amici ed è grande regista, sono onorata di essere la sua attrice prediletta, anzi non vedo l’ora di girare insieme anche il sequel di Sin City. Anche se a dirla tutta lo ripete da anni e poi converge su altri progetti, ma sperando che sia la volta buona ad autunno dovremmo iniziare a girarlo davvero.
Secondo lei perché a Hollywood è scoppiata ormai la “sequel-mania”?
È tutta una questione di soldi e di marchio. Quando fai un film numero due o tre ti metti sulla scia di un prodotto già collaudato, e quindi vendibile. Poi, parlo da attrice, indubbiamente è stimolante avere un personaggio da poter portare avanti e sviluppare nel tempo.
A quali altri progetti è in procinto di dedicarsi?
Doppierò un film per bambini, Escape from Planet Earth con Brendan Fraser e Sarah Jessica Parker. E’ stato un processo creativo interessante e strano per me, davvero divertente. Per il resto, sono sempre all’erta, non vorrei perdermi proposte interessanti. Mi è stato anche proposto un musical tempo fa, mi piacerebbe accettare la sfida ma dovrei prendere severe lezioni di canto, non mi piace affatto la mia voce.
Che tipo di personaggi femminili la attraggono?
Stravedo per i ruoli di donne forti. Per fortuna oggi a Hollywood ci sono più donne registe, sceneggiatrici e produttrici. E anche gli uomini se ne stanno accorgendo: i produttori hanno capito che le donne vanno al cinema come gli uomini, e vogliono personaggi in cui riconoscersi.
Senta, ricorda il suo debutto da attrice, ormai 20 anni fa?
Non potrei dimenticarlo. Da piccola ero molto timida, provenivo da una famiglia poco agiata economicamente e non ero neanche particolarmente bella per via dei denti sporgenti. Insomma, mi sono sempre sentita “diversa”, mai alla pari dei miei coetanei, e ho passato molto tempo da sola. Ero un’outsider, finché non ho iniziato a lavorare e in televisione finalmente ho trovato i miei simili.
Ecco, se le sue figlie scegliessero di lavorare nel mondo dello spettacolo come la prenderebbe?
Innanzi tutto direi loro di finire il college, poi in generale mi viene spontaneo, da madre, sostenere ogni loro desiderio. Certo è che devono essere determinate nella scelta: quello dello spettacolo è un mondo complicato, farò di tutto per farglielo capire. Non sarò io, insomma, a spingerle a tutti i costi su un set. Detto questo, avendo io stessa mosso i primi passi lavorativi molto giovane, trovo comunque importante abituare i bambini all’arte.
E’ stata da poco in Italia, ospite del Giffoni Film Fest: che idea si è fatta del nostro Paese?
Una vera meraviglia! Da togliere il fiato. Tutti sono così gentili e accoglienti, mi ha fatto emozionare. E vogliamo parlare della Costiera amalfitana? Un gioiello inestimabile…
Conosce il cinema italiano?
Non particolarmente. Non ne vedo molto, sono stata mamma per quattro anni e non ho visto molti film: alla fine della giornata ero stanchissima, confesso. E un po’ me ne vergogno.
di Claudia Catalli