Il convegno fa il punto sulle prospettive del settore partendo da una indagine di Findomestic da cui emerge, tra l’altro, che per ottenere consistenti diminuzioni di prezzo il 58% degli italiani sono disponibili a rinunciare a immagine e prestigio, il 51% a strumenti di navigazione e comunicazione, il 44% ai servizi al momento della vendita, il 36% a eleganza e design, ma decisamente pochi sono disponibili a rinunciare a robustezza ed affidabilità (5%), sicurezza attiva e passiva (5%), tenuta di strada e agilità di manovra (6%), gradimento e piacere di guida (8%), tutela dell’ambiente (8%), confort interno (14%).
Giorgio Rizzo, Partner Longview Consulting, tra i relatori al convegno, ha evidenziato come la voce “low cost” non si limiti al significato di “low price” e che si tratta di un ambito che può permettere utili notevoli alle aziende e risparmi ai consumatori: “Il settore strettamente legato alle vendite dei prodotti e servizi low cost garantisce un’offerta attuale impensabile quindici anni fa; il low cost continuerà il suo andamento positivo anche dopo la crisi perché ha indotto a un mutamento strutturale dei mercati, senza contare che proprio le classi meno abbienti sono le più sensibili ai vantaggi legati a questa categoria merceologica”.
La redazione