L'arte della seta a Milano

L'arte della seta a Milano

In scena dal 29 ottobre al 21 febbraio al museo Poldi Pezzoli di Milano la mostra “Seta,oro,cremisi: segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e dei Sforza”. Il tema è l’arte della lavorazione della seta introdotta nel Quattrocento dall’arrivo di due “setajoli” invitati da Filippo Maria Visconti da Firenze e Genova. Saranno presentate circa 50 preziose opere: raffinati velluti a disegno, damaschi e lampassi, per lo più broccati con oro e argento, un rarissimo “caftano” appartenuto ad un “boiardo” della Valachia, ricami in seta con oro e perle, carte da gioco, preziosi codici miniati, oreficerie e dipinti.

Questi manufatti documentano lo strettissimo intreccio tra le arti suntuarie che caratterizzava la produzione milanese e insieme le origini e lo sviluppo di una nuova attività tessile che, per la complessità e per la rapidità con cui ha raggiunto i vertici della qualità, ha reso il caso milanese unico nella storia della tessitura della seta.

Veri capolavori, che conferiscono ulteriore rilevanza all’esposizione poiché testimoni dei sorprendenti risultati di uno studio dedicato ai tessuti auro-serici lombardi del XV secolo.
La ricerca, che è stata progettata dall’ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda) e condotta in collaborazione con nove istituzioni europee, ha documentato per la prima volta con chiarezza le antiche tecniche di lavorazione della seta.
Fra i protagonisti della mostra e dell’evoluzione tessile milanese, c’è il cremisi. Una sostanza colorante proveniente dal Medio Oriente derivata dalla cocciniglia che, nelle sue innumerevoli tonalità del rosso domina le sale espositive.

Obiettivo dell’evento è inoltre quello di alzare il sipario sul contesto culturale e sociale alla corte dei Visconti e degli Sforza. Una ricognizione storica dalla quale affiorano le caratteristiche di una città in forte dialogo con l’innovazione, capace di incoraggiare e attrarre competenze tecniche specializzate, di sviluppare tecnologie sofisticate e in grado di conferire valore aggiunto al proprio lavoro.
La mostra è la prima di cinque che verranno organizzate in diversi musei nell’ambito del più vasto progetto ISAL “La produzione serica in Lombardia, dal XV al XX secolo.

Fabio Trematore

www.museopoldipezzoli.it