Firenze capitale internazionale della moda uomo. Si è appena conclusa la rassegna estiva che si è tenuta nella città toscana dal 16 al 19 giugno. È stata un’edizione ricca di anteprime e progetti esclusivi, come la presentazione della Menswear Collection di Undercover, disegnata dal designer giapponese Jun Takahashi, e la prima edizione al maschile di Who is the next?, il concorso destinato alla ricerca di nuovi talenti che vede la collaborazione di Pitti Immagine, Alta Roma e L’Uomo Vogue. Erano presenti brand famosi, ma è stato dato spazio agli stilisti emergenti nella sezione Welcome to my House.
Qualità e praticità sono le parole chiave di questa edizione: tessuti freschi, leggeri, supertecnologici pensati per chi viaggia, lavora, è sempre in movimento, ma non vuole rinunciare all’eleganza e allo stile.
Il tempo è denaro, l’uomo del 2010 non può perdere tempo a stirare, ma non dovrà per questo rinunciare a vestire in modo impeccabile. Originali le soluzioni presentate: Il Viaggio presenta SweatJack, un blazer in felpa jersey che si scalda con il corpo, disponibile in vari colori. Refrigue ha lanciato «memory oxford», un materiale innovativo che si stira con una semplice carezza della mano. Pal Zileri ha messo a punto «zed twister» il nuovissimo tessuto ingualcibile che sfrutta particolari torsioni delle fibre elastomere, lane e cotoni uniti a materiali tecnologici e tecno/sintetici. Corneliani presenta in esclusiva mondiale un tessuto filato con caratteristiche antipiega e elasticizzato.
La comodità comunque non è stata l’unica protagonista delle passerelle: si riscopre e si dà di nuovo valore al colore che porta ottimismo, nelle sue tonalità più o meno sgargianti. Canadiens uomo, per esempio, riscopre il colore come fonte di energia positiva, con tonalità intense come bordeau tropea, blu zaffiro, rosso carminio o più delicati come glicine. The Royal Pine Club utilizza il colore come chiave di comunicazione: felpe in cotone lavate, t-shirt, polo in cotone piquet e pantaloncini mare in nylon tecnico.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, si dichiara soddisfatto dell’edizione: le aziende hanno presentato collezioni focalizzate sulla ricerca dei materiali e sulla vestibilità e hanno evidenziato l’importanza di prodotti indirizzati a un pubblico esigente e disposto a spendere per la qualità.
Ambra Fiorin