Una vita da travel fashion blogger – L’intervista a Federica Di Nardo

Una vita da travel fashion blogger – L’intervista a Federica Di Nardo

Nel bailamme di informazioni che saturano il web, ci si ritrova spesso a chiedersi come costruire un’esperienza digitale di successo. Federica Di Nardo, classe 1988, una vita tra Bergamo e Milano, ma proiettata verso il mondo, ha cominciato da una passione, quella per la moda, per poi mixarla con la curiosità e il desiderio di scoprire nuovi orizzonti, e infine aggiungere un pizzico di innovazione e creatività. Così, nel 2013 è nato TheCutielicious.com, oggi trasformato in federicadinardo.com: in pochi anni Federica è riuscita a fare la differenza, diventando la titolare di uno fra i 5 blog indipendenti italiani più seguiti. Un approccio artistico e non convenzionale il suo, che le ha permesso di collaborare con alcuni fra i più prestigiosi marchi nazionali e internazionali del settore fashion, travel e lifestyle, in un’ottica di influencer marketing di altissima qualità e impatto.

Come è nato il progetto del tuo blog e come si evoluto nel corso del tempo?

Il mio blog è nato nel 2013 come blog di moda, al tempo trattavo principalmente fashion: designer, tendenze, consigli di stile. Con il passare degli anni e l’arrivo dei social ho iniziato a sentire l’esigenza di raccontare qualcosa che fosse più esperienziale e così ho incontrato il mondo dei viaggi.

Che cosa significa essere una “travel fashion blogger”?

Nel mio lavoro cerco di mixare l’estetica della moda, derivante dalla mia formazione in Fashion Styling, all’avventura e alla scoperta tipiche del viaggio: amo creare delle immagini appaganti che sembrino uscite da una rivista, ma che al tempo stesso trasmettano la voglia di visitare quella specifica destinazione…di prendere e partire.

In base alla tua esperienza, in che modo oggi si può fare la differenza sui social media?

Quello dei social inizia ad essere un settore saturo, per fare la differenza è necessario essere unici e differenziarsi, proponendo contenuti utili dal taglio interessante. Avere una caratteristica, una specificità è fondamentale, accostando poi a tutto questo una progettualità e una strategia ben precise.

Quali sono le caratteristiche di una comunicazione non convenzionale e quali gli errori da evitare per scongiurare l’abbandono dei follower?

Essere genuini e fedeli a se stessi. La spontaneità è ancora molto apprezzata. Fondamentale inoltre è proporre contenuti di livello e sposare progetti in cui si crede veramente, brand affini alle nostre idee e ai nostri gusti.

Come organizzi il tuo lavoro e costruisci i contenuti da proporre sui tuoi canali?

Ho costruito un team di 5 persone che lavora con me, ci confrontiamo tutti i giorni per organizzare il lavoro e cercare di proporre contenuti nuovi, ricercati e sempre più interessanti. È una sfida continua, reinventarsi e migliorarsi ogni giorno… credo che questo sia l’aspetto più divertente di questo lavoro.

Passando “dall’altra parte della barricata”: come utente, cosa attira la tua attenzione sui social network?

Mi piace essere sorpresa, adoro chi riesce ad uscire dall’ordinario. È la creatività, nel senso più puro del termine, a farmi apprezzare qualcosa.

Vanti numerose collaborazioni con brand prestigiosi: come le selezioni?

Sono molto pignola nella scelta dei brand con cui lavorare: valuto molto attentamente i progetti, il mio obiettivo è creare delle sinergie e, attraverso queste, proporre contenuti che possano essere rilevanti e fruibili.

Che rapporto hai con i tuoi follower?

Ho un rapporto molto stretto con chi mi segue, rispondo personalmente a tutti i commenti e ai messaggi. Molto spesso, durante i viaggi, mi capita di incontrare tanti dei follower che vivono all’estero ed è proprio in quel momento che apprezzo e capisco l’importanza dei social, che diventano in quell’occasione un modo per avvicinarsi, un mezzo che unisce e permette un’interazione e uno scambio reale.

Il settore turistico può trovare, attraverso le attività degli influencer e dei blogger, una concreta spinta di sviluppo, innovazione e promozione?

Io credo proprio di sì ed è evidente se pensiamo a quanto sono cresciute le attività legate all’influencer marketing. Una buona presenza sui social è oggi imprescindibile, il fenomeno del “Turismo da Instagram” è il nuovo modo di viaggiare, soprattutto per quanto riguarda i millennials. Gli enti e gli operatori del turismo internazionale si affidano sempre più al web per pubblicizzare destinazioni, attività, strutture ed esperienze.

Consigli di viaggio?

Non ci sono dei consigli giusti o sbagliati, la vacanza deve essere relax.

Elisabetta Pasca