L’Archivio Centrale dello Stato di Roma accoglie Lettere in Memoria, la nuova opera monumentale di Lorenzo Marini, artista italiano riconosciuto a livello internazionale per la sua ricerca sulla forma alfabetica e sul rapporto tra linguaggio e percezione visiva. L’opera, realizzata appositamente per l’istituzione, diventa un nuovo punto di riferimento per chi si occupa di arte contemporanea, tipografia e cultura della memoria .
Un’installazione di grande formato che celebra la memoria collettiva
L’opera misura 6 metri per 2,5 metri ed è composta da 240 lettere provenienti da alfabeti diversi. Insieme formano un grande paesaggio tipografico che racconta l’evoluzione della scrittura: dalle prime tracce manoscritte ai caratteri digitali. Un omaggio al ruolo dell’Archivio Centrale dello Stato come custode della memoria documentale italiana nel quartiere EUR di Roma .
Un dialogo tra passato e presente
Lettere in Memoria si articola in due sezioni che rappresentano il rapporto tra ciò che è stato e ciò che deve ancora essere tramandato:
- Le lettere archiviate: nella parte sinistra, una palette più chiara e sbiadita richiama il trascorrere del tempo e la stratificazione della memoria nazionale.
- Il presente da archiviare: la parte destra è più vibrante e colorata, segno delle narrazioni contemporanee che stanno entrando oggi nell’archivio e che costruiranno la memoria del futuro .
Questa dualità esprime la visione dell’artista: l’archivio come luogo vivo, dove passato e presente convivono in un continuo processo di trasformazione culturale.
Il pensiero dell’artista: la scrittura come responsabilità civile
Nel presentare l’opera, Lorenzo Marini afferma: «È un onore come artista esporre all’Archivio di Stato ed è un privilegio come cittadino celebrare il ruolo culturale di questo scrigno della memoria permanente.» Un modo per ribadire quanto la scrittura, in tutte le sue forme, sia un gesto civile prima ancora che artistico .
Lorenzo Marini
Designer, direttore creativo e artista, Lorenzo Marini ha sviluppato negli anni un percorso dedicato allo studio dell’alfabeto e della comunicazione visiva. Vive e lavora tra Milano, Los Angeles e New York e ha esposto in prestigiosi musei e manifestazioni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, Art Basel Miami, musei di Padova e Firenze. È considerato il fondatore della Type Art, movimento che celebra l’estetica delle lettere e delle font come espressione artistica autonoma. Negli ultimi anni ha realizzato installazioni premiate, mostre di grande successo e opere permanenti in importanti istituzioni italiane e internazionali .
Un’opera che valorizza l’Archivio Centrale dello Stato
Con Lettere in Memoria, l’Archivio Centrale dello Stato rafforza il proprio ruolo come spazio di divulgazione culturale e non solo come luogo di conservazione. L’installazione diventa un ponte visivo tra storia, design e innovazione, offrendo ai visitatori un nuovo modo di leggere il concetto di memoria condivisa.