La passione per la cucina nasce nell’osteria di famiglia a Gerbidi di Sale, in provincia di Alessandria, dove Olivieri ha imparato le basi della cucina tradizionale italiana. Dopo aver affinato le sue abilità in vari ristoranti italiani, la sua carriera ha preso una svolta internazionale con un’esperienza in un ristorante stellato Michelin a Londra.
L’approdo in Arabia Saudita è avvenuto grazie al prestigioso ristorante Cipriani di Riyad, dove Olivieri ha iniziato a lavorare come chef. Successivamente, è diventato** executive corporate chef per la catena di ristoranti Cello**, che vanta sedi in diverse città saudite e ad Abu Dhabi. È qui che Olivieri ha iniziato a costruire una reputazione che lo ha portato direttamente nelle grazie della famiglia reale. Il cambio di passo nella carriera di Olivieri è arrivato con un semplice piatto italiano: le penne all’arrabbiata. Cucinato con maestria e rispetto per la tradizione, questa ricetta ha conquistato il palato dell’erede al trono saudita, tanto da convincerlo a scegliere Olivieri come chef ufficiale della famiglia reale. Tra i loro piatti preferiti ci sono classici italiani come gli spaghetti al pomodoro, rigorosamente con abbondante sugo e senza basilico e la lasagna. Lo chef alessandrino ha introdotto con successo anche specialità piemontesi come il vitello tonnato e gli agnolotti, adattandoli però alle esigenze culturali e religiose della cucina saudita.
Pur vivendo a Riyad, Olivieri non ha mai dimenticato le sue origini italiane. Torna regolarmente in patria per riabbracciare amici e familiari, mantenendo saldo il legame con la sua terra natale. In Arabia Saudita, si distingue non solo per la sua abilità in cucina, ma anche per la capacità di lavorare in un contesto che richiede grande attenzione per le tradizioni locali. Una curiosità che riflette la personalità di Olivieri è la clausola inserita nel suo contratto: durante le partite della Juventus, di cui è tifosissimo, non lavora. Questo dettaglio evidenzia non solo la sua passione per il calcio, ma anche il rispetto che la famiglia reale nutre nei suoi confronti. Maurizio Olivieri rappresenta un modello vincente per la cucina italiana nel mondo. La sua storia dimostra come dedizione, talento e capacità di adattamento possano portare a risultati straordinari, anche in contesti culturalmente molto diversi. Per ribadire sempre di più il concetto che la cucina è un linguaggio universale.