In occasione della** IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo** si terrà a Parigi, il prossimo 21 novembre, un evento unico, intitolato Pani Rituali della Sardegna, dedicato alla celebrazione dei pani cerimoniali isolani. Questa iniziativa, che si svolgerà presso il prestigioso Lycée hôtelier Guillaume Tirel, nasce dall’idea di Gian Paolo Cossu, vice-delegato dell’Accademia Italiana della Cucina (AIC) di Paris-Montparnasse, e dell’editore sassarese Carlo Delfino, autore del libro La sacralità del pane in Sardegna. Durante un convegno sul pane organizzato dall’Accademia Sarda del Lievito Madre, Cossu ebbe l’ispirazione di portare questi pani rituali a Parigi, in un contesto che permettesse di far conoscere la cultura sarda attraverso un convegno-degustazione capace di abbinare momenti didattici ed educativi a quelli prettamente gustativi e gastronomici.
La realizzazione di questa iniziativa ha richiesto il contributo di numerose figure e organizzazioni italiane. Oltre all’Accademia Italiana della Cucina e al Lycée Tirel di Parigi,** il progetto è stato supportato dal Consolato Generale d’Italia a Parigi, dall’ICE** (Agenzia per la promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane), dall’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), e da vari partner sardi, tra cui l’IPSAR Costa Smeralda di Arzachena. L’impegno e la passione dei numerosi attori coinvolti hanno trasformato questa visione in un evento concreto, che non solo celebra le tradizioni italiane, ma rafforza anche i legami culturali tra Italia e Francia.
La tradizione dei pani rituali sardi
La Sardegna vanta una delle tradizioni più antiche e ricche d’Italia nella creazione dei pani cerimoniali, spesso legati a celebrazioni religiose, raccolti agricoli o eventi della vita quotidiana. Mentre il pane quotidiano accompagnava la vita di tutti giorni, i rituali scandivano momenti speciali della vita di ogni abitante e delle comunità paesane locali. Questi pani assumono forme intricate e simboliche, richiamando elementi della natura o figure sacre. Spesso decorati a mano, i pani rituali sardi sono un simbolo di abbondanza, protezione e spiritualità. Tra i più noti troviamo*** su coccoi a pitzus***, realizzato in occasione di matrimoni, o su pane de saba, un pane dolce preparato per le feste. La tradizione di questi pani è stata tramandata per generazioni, arricchendo la cultura sarda di significati profondi che parlano di unione e comunità. Al punto che oggi, in Sardegna, non pochi eventi gastro-folkloristici (soprattutto nell’entroterra) mettono in mostra la tradizione del pane rituale nelle sue tante varietà e forme.
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e l’AIC
La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è un evento annuale organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per promuovere le eccellenze gastronomiche italiane e il marchio Italia nel mondo. La manifestazione, che quest’anno si terrà dal 16 al 22 novembre 2024, si concentra sulla Dieta mediterranea e cucina delle radici: salute e tradizione, esplorando l’impatto della cucina tradizionale italiana sul benessere e sulla sostenibilità. Con oltre 1.000 eventi in tutto il mondo, questa settimana offre un’importante opportunità per riscoprire le radici della cucina italiana e per promuovere il Turismo delle radici, un progetto dedicato alle comunità italiane all’estero.
Dal 2016, l’AIC è un partner fondamentale della Settimana della Cucina Italiana, con iniziative che mirano a diffondere e preservare la tradizione culinaria italiana. La delegazione Paris-Montparnasse, che da anni collabora con il Lycée Tirel, ha contribuito attivamente a creare eventi che coinvolgono anche istituti alberghieri italiani, come quest’anno l’IPSAR Costa Smeralda. L’evento sui pani rituali sardi rappresenta quindi una tappa significativa di questa collaborazione, portando a Parigi una tradizione poco conosciuta e profondamente radicata nella cultura italiana.
Questa manifestazione è una testimonianza della ricchezza culturale della Sardegna e della sua capacità di farsi ambasciatrice di una tradizione che unisce storia, arte e spiritualità. Grazie a eventi come questo, il patrimonio culinario italiano continua a diffondersi, celebrando l’Italia e le sue radici attraverso una delle sue espressioni più emblematiche: il pane. Simbolo di vita, di tradizione e di cultura.