Barcellona fuori stagione

Barcellona è balzata alle cronache per il fenomeno dell’overturism: andare fuori stagione, quando il flusso turistico è minore, la città si svela con più calma e tranquillità, offrendo una moltitudine di facce e sfumature differenti, accogliendo tra le sue braccia geometriche giovani curiosi, tranquille famiglie, coppie romantiche, solitari avventurieri.
Barcellona fuori stagione

I vicoli del Barrio Gotico, gli unici del centro a non rispettare il rigido piano regolatore della città caratterizzato da vie disposte perpendicolarmente tra loro, trasportano i passanti in veri e propri fiumi olfattivi ed orizzonti visivi, un tripudio di colori che colma ogni vetrina, aggiudicandosi le occhiate dei visitatori con tipici dolci catalani, goliardici souvenir o gioielli artigianali. La città si esprime attraverso diversi stili, ognuno caratterizzante il quartiere in cui ci si ritrova: oltre al Barrio Gotico, è celebre la zona de Las Ramblas, una lunghissima via che attraversa il cuore della città, disseminata di chioschi dove fare acquisti caratteristici, ristoranti tipici della tradizione catalana, bar in cui provare le gustosissime tapas, teatri, boutique di alta moda; da non perdere il “Pan amb tomàquet”, un classico della cucina locale: pane tostato su cui viene spalmato il pomodoro e condito con aglio, olio e sale. Semplicissimo, ma estremamente goloso. La Barceloneta, invece, è il quartiere che si affaccia direttamente sul mare, dove è possibile passeggiare per chilometri sulla spiaggia di San Sebastià lasciandosi sferzare dolcemente dalla brezza o riposare placidamente sulla sabbia fine, magari accompagnando il relax con una cerveza rinfrescante. Questa zona è molto frequentata da giovani fino a tarda sera, colma di locali dove ballare e divertirsi, ma non solo: moltissime persone vi si recano per fare sport respirando l’aria che profuma di mare. Vi sono diverse stazioni appositamente strutturate per allenarsi in gruppo o in autonomia, una vera e propria palestra all’aria aperta e gratuita.

Ricca di storia, Barcellona non smette mai di stupire. La figura di Antoni Gaudí, architetto catalano nonché massimo esponente del modernismo in Spagna, aleggia per la città influenzando ogni angolo con fascino e magia. La Pedrera, Parque Güell, Casa Battló e la Sagrada Familia, opera tristemente incompiuta a causa della scomparsa prematura dell’architetto, rapiscono occhi e cuore di chi li visita. La Sagrada Familia si erge orgogliosamente a nord del centro della città, una bellezza infinita nella sua incompiutezza: paradossale nei suoi contrasti, si presenta esternamente in varie sfumature di bianchi e grigi; varcata la soglia dell’ingresso, ci si ritrova immersi in mille colori, la luce del Sole filtra attraverso le vetrate tinteggiate e proietta un’atmosfera suggestiva ed avvolgente.

Il centro della città è una vera e propria culla e testimone storica, come l’emblematica via Laietana, la cui realizzazione risale ai primi anni del Novecento. In questa via, si erge fiero il Grand Hotel Central di Barcellona, completamente ristrutturato, ma sempre esempio di conservazione storica. Ispirato dalla storia dell’edificio che lo ospita e dalla vita affascinante del suo fondatore, mecenate e amante della cultura Francesc Cambó, l’hotel promette una celebrazione della cultura locale nel cuore di Barcellona. L’edificio, ispirato alla Scuola di Chicago, è stato progettato da Adolf Florensa nel 1926 come residenza privata di Cambó. Esso è inoltre stato il primo ad avere un ascensore, conferma dello spirito pionieristico del suo proprietario, consentendogli così di spostare la sua residenza privata ai piani superiori, in contrapposizione alla consuetudine della coeva borghesia, la quale era solita stanziare la residenza privata nei primi piani degli edifici. Ora il rooftop dell’hotel ospita una piscina meravigliosa, dalla quale è possibile ammirare la città dall’alto godendosi il sollievo rinfrescante dell’acqua. Durante il tramonto (ma non solo!), sempre all’ultimo piano dell’hotel, si possono gustare i piatti del ristorante la Terraza del Central, facendosi consigliare un buon abbinamento dagli esperti bartender del lounge bar, mentre la luna che fa capolino nel cielo guarda e sorride.

I materiali che sono stati utilizzati per il rinnovamento dell’hotel richiamano la natura, così come le tonalità che compongono l’intera visione ricordano quelle della terra, in continua sinergia con la luminosità. Ogni mobile è unico, ispirato al movimento Noucentisme catalano, che nacque come alternativa al Modernismo all’inizio del XX secolo. Il movimento ricercava valori come la ragione, la precisione e la chiarezza, riflessi in un design che privilegia le linee pulite, la riduzione del colore e l’armonia. Situato nel cuore della città, il Grand Hotel Central porta accesso immediato alla vivace scena culturale e creativa della capitale catalana.

Di Eleonora Baldoni