La mostra, organizzata dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e con Edison, offre un’occasione unica per ammirare il genio del maestro del Seicento. L’iniziativa, che include anche progetti didattici rivolti a scuole ed oratori, sottolinea l’importanza di rendere l’arte accessibile e quanto più possibile inclusiva.
La città di Merate ha dunque aperto con piacere le porte alla mostra “Caravaggio. Il Narciso di Palazzo Barberini. La grande arte in Brianza” presso Villa Confalonieri, anche perché il dipinto è solitamente custodito a Palazzo Barberini di Roma, ed è quindi occasione importante per tutti gli amanti di Caravaggio vedere questo capolavoro e per di più esposto nelle vicinanze del luogo natale dell’artista.
Il progetto è stato voluto per avvicinare l’arte ad un pubblico più ampio e puntare, non solo agli appassionati, ma anche ai giovani a cui questa occasione può offrire un confronto diretto con il mito narrato dal pittore. Il curatore Giovanni Morale ha sottolineato come l’opera, che rappresenta il mito di Narciso tratto da Ovidio, sia un’opportunità per riflettere sull’autoconsapevolezza e sulla complessità umana che Caravaggio sapeva così bene rappresentare attraverso un uso magistrale della luce e dei chiaroscuri
La mostra include anche un’iniziativa didattica intitolata “Caravaggio e la luce”, dedicata alle scuole e agli oratori locali. L’operazione, attraverso un concorso, invita studenti di tutte le età ad esplorare il tema della luce attraverso progetti creativi, attraverso un fondo di 20.000 euro da destinare ai progetti più interessanti. Questa iniziativa, che vuole enfatizzare il ruolo educativo della cultura, mira a rendere la grande arte un bene comune e accessibile, in linea con la visione dell’assessore alla cultura Francesca Caruso e del ministro della Cultura Alessandro Giuli, il quale ha sostenuto con forza il valore di portare capolavori artistici anche nelle aree periferiche, proprio per evidenziare una cultura realmente inclusiva.
Questa mostra è in definitiva un’occasione speciale per la Brianza, che dopo oltre vent’anni accoglie uno dei dipinti più celebri di Caravaggio, portando l’attenzione su una figura artistica centrale della storia culturale italiana.