La lista, curata da Maddalena Fossati Dondero, direttrice di La Cucina Italiana, ha scelto di guardare oltre le tradizionali classifiche, valutando anche il contributo culturale e sociale dei cuochi, oltre alla loro capacità di influenzare la percezione della cucina italiana nel mondo.
Massimo Bottura si conferma al primo posto, come figura cardine della cucina contemporanea italiana. Non solo per le sue creazioni culinarie innovative presso l’Osteria Francescana, ma anche per il suo impegno sociale attraverso iniziative come i Refettori per combattere lo spreco alimentare e aiutare le comunità più vulnerabili. Bottura, con la sua visione inclusiva e la promozione del valore culturale della cucina, continua a essere un punto di riferimento globale.
Al secondo posto troviamo Antonino Cannavacciuolo, chef pluristellato e star televisiva. Grazie al suo mix di carisma, empatia e maestria, Cannavacciuolo ha conquistato il grande pubblico, facendo conoscere l’eccellenza della cucina italiana anche al di fuori dei ristoranti stellati. La sua capacità di comunicare il cibo lo rende un ambasciatore della gastronomia italiana.
Sul terzo gradino del podio si piazza la famiglia Cerea, che con il ristorante Da Vittorio ha portato la loro visione della cucina italiana nel mondo, unendo tradizione e innovazione, con un approccio famigliare e caloroso che ha conquistato il cuore di molti.
Tra gli altri chef menzionati spiccano nomi come Enrico Crippa, che con i suoi piatti artistici e contemporanei continua a ridefinire la cucina italiana, e Norbert Niederkofler, che ha reso la sostenibilità una filosofia concreta con il progetto Cook the Mountains, incentrato sui prodotti e la biodiversità delle Alpi.
Michele Spadaro, insignito del premio Rising Star, e Diego Rossi, premiato come Outsider per il suo approccio audace alla cucina tradizionale, rappresentano la nuova generazione di chef italiani, dimostrando che l’innovazione è possibile senza perdere di vista le radici gastronomiche.