Roma riscopre Botero: le sculture dell'artista nelle piazze della Capitale

Da Piazza Mignanelli a Piazza del Popolo, da Largo San Carlo al Corso alla Terrazza del Pincio, ecco la mappa per trovare le opere dell'artista colombiano nella Capitale.
Roma riscopre Botero: le sculture dell'artista nelle piazze della Capitale

Fino al 1° ottobre, per la prima volta, Roma ospita la mostra diffusa dal titolo “Botero a Roma”. L’esposizione è curata da Lina Botero e realizzata dalla Fernando Botero Foundation in collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, BAM Eventi d’Arte e Il Cigno Arte.

Le statue di Botero nelle piazze di Roma

Otto opere monumentali dell’artista colombiano, universalmente riconosciuto per le sue iconiche figure voluminose, sono state installate in alcune delle piazze più belle di Roma:

Donna seduta” del 2000 (212x197x192 cm) e “Donna seduta” del 1991 (300x190x200) a Piazza Mignanelli.

Gatto” (1999, 253x195x163) nella Basilica di San Lorenzo in Lucina.

Donna distesa” (2003, 361x169x141) e “Venere addormentata” (1994, 138x356x180 cm) alla Terrazza del Pincio.

Cavallo con briglie” (2009, 325x290x130 cm) a Largo San Carlo al Corso.

Adamo (Uomo in piedi)” (1992, 298x113x135) e “Eva (Donna in piedi)” (1992, 305x110x116) a Piazza del Popolo.

Una mostra che unisce passato e presente

“Roma, città eterna: credo che nulla avrebbe potuto far più piacere a mio padre, Fernando Botero, che vedere le sue sculture monumentali esposte oggi nel cuore di questa città così straordinaria, capitale di questo Paese che lui tanto amava e che tanto influenzò la sua opera”, ha evidenziato Lina Botero, curatrice della mostra e figlia dell’artista. “Da ogni punto di vista, l’Italia fu la sua seconda patria, non solo per l’ammirazione che portava per la sua arte, ma anche per l’amore che provava per quella che considerava anche la sua terra. Questa mostra, nel cuore del centro storico di questa città, costituisce una prima intesa come insieme di sculture monumentali a Roma”.

“Fernando Botero è mancato un anno fa e ci consegna la sua visione del mondo fatta di forme allargate e di dimensioni temporali senza limiti,” ha dichiarato l’assessora Giulia Silvia Ghia. “Con questa mostra l’intenzione è quella di far sì che noi cittadini possiamo riprenderci il tempo per osservare sotto altre prospettive gli spazi meravigliosi di questa città. L’arte contemporanea nei siti storici rappresenta un dialogo tra passato e presente, unendo la memoria culturale con le espressioni artistiche attuali. Questo connubio permette di rileggere e reinterpretare il patrimonio storico alla luce delle sensibilità moderne, stimolando una riflessione critica sul nostro rapporto con la storia. Inoltre, l’inserimento di opere contemporanee in contesti urbani storici può rivitalizzare e riattivare questi spazi, rendendoli più accessibili e rilevanti per il pubblico odierno, promuovendone una fruizione più consapevole e rispettosa. Così facendo, si crea un ponte tra epoche diverse, celebrando la continuità e l’evoluzione dell’espressione umana”.

L’arte di Fernando Botero

Le sculture di Fernando Botero (come anche i suoi dipinti) sono caratterizzate dal suo stile unico, contraddistinto dalle proporzioni gonfie, riflesso dell’ossessione dell’artista per il volume, nonché dal suo gusto per la satira e il commento politico. Nato a Medellin, in Colombia, nel 1932, Botero ha tenuto la sua prima mostra personale nella Galería Leo Matiz a Bogotà nel 1951, all’età di soli 19 anni. Nel 1952, ha viaggiato in Europa, prima in Spagna e poi in Italia, dove ha studiato le opere dei pittori del Rinascimento Italiano, in particolare Piero della Francesca e Paolo Uccello. È durante questo periodo che ha razionalizzato la sua inclinazione naturale verso il volume, che era evidente anche nei suoi lavori precedenti, ispirati in parte dall’arte precolombiana e coloniale spagnola