L’accoglienza bussa la porta a monasteri, eremi e conventi. Staccare la spina, rigenerarsi, meditare, pregare e riscoprire il piacere del silenzio: negli ultimi anni le richieste di questo tipo di vacanza sono aumentate e non mancano le proposte offerte nel nostro Paese.
Un nuovo tipo di turismo si affaccia per l’Europa, forse complice la crisi economica o anche semplicemente per un’esperienza volta a “ritrovar se stessi”: il tour dei Monasteri, spesso isolati, in cima a vette innevate o in parchi naturali. Per avvicinarsi al nostro più autentico ”io”in barba ai rumori della vita moderna, degli echi di guerra in Ucraina e della preannunciata crisi energetica.
“Gli ospiti che arrivano siano accolti tutti come se fossero Cristo, perché Egli dirà un giorno: «Fui forestiero e mi ospitaste». E a tutti si faccia onore come si conviene, ma soprattutto verso i fratelli nella fede e ai pellegrini”. Così recitava la Regola di San Benedetto: regola che tutt’oggi viene ancora rispettata. Un esempio sono i Monasteri Benedettini di Subiaco, in provincia di Roma: il Monastero di Santa Scolastica e il suggestivo Monastero di San Benedetto, affacciato sulla vallata dell’Aniene, nel luogo dove il Santo si ritirò in eremitaggio per tre anni e che custodisce tesori d’arte e di fede come il Sacro Speco, la grotta di San Benedetto.
Spostandosi verso le terre dell’antica Sabina nel Lazio, circondata da una natura verdeggiante, sorge l’Abbazia di Farfa. Il monastero e la basilica, in virtù della loro bellezza, sono stati dichiarati monumento nazionale nel 1928 e restano un luogo di cultura e di spiritualità per pellegrini e turisti. Nella preghiera e nella semplicità vivono i monaci benedettini che ospitano presso la loro foresteria coloro i quali vogliano ritrovare la preghiera e la riflessione. Sull’Appennino Toscano si trova il Santuario della Verna (Arezzo), nota meta di pellegrinaggio: è qui che nel 1224 San Francesco ricevette le stimmate e che singoli e gruppi possono trovare ospitalità per riposarsi e per pregare
nel rispetto della natura incontaminata del luogo.
Nella stessa provincia di Arezzo è situato il complesso monastico di Camaldoli fondato, intorno all’anno 1000, da San Romualdo, monaco benedettino. Il Sacro Eremo e il Monastero, immersi nell’antica foresta, sono ideali per ritiri spirituali.
Poco distante la città di Milano è situato, invece, uno dei più importanti complessi medioevali della Lombardia, l’Abbazia di Viboldone, conosciuta per lo straordinario ciclo di affreschi di epoca trecentesca.
Ai piedi dei Colli Euganei, non lontano da Padova, una grande chiesa, un monastero, un’antica biblioteca e un rinomato laboratorio per il restauro del libro costituiscono il grande complesso dell’Abbazia di Praglia, aperta all’accoglienza di fedeli e di gruppi che possono condividere il ritmo della vita quotidiana dei monaci tra preghiere, lavoro, studio e silenzio.
Una piccola isola, nella laguna veneziana, prende il nome di San Francesco del Deserto. Secondo la tradizione nel 1220 San Francesco vi approdò di ritorno dall’Oriente e, una volta giunto ad Assisi, vi inviò alcuni confratelli: ancora oggi i Frati Minori vivono in un’oasi di pace e offrono ospitalità nel loro convento.
Una vista suggestiva sul lago di Garda denota l’Eremo di San Giorgio, nel territorio del Comune di Bardolino, dove risiede una comunità camaldolese che accoglie nei propri spazi i pellegrini.
Infine, in Trentino, nella Val di Non, si trova uno dei più caratteristici eremi d’Italia e d’Europa: il Santuario di San Romedio, con la sua particolarissima struttura composta da cinque chiesette sovrapposte arroccate su uno sperone di roccia e collegate da una scalinata di 131 scalini, è una meta obbligata per un itinerario introspettivo e dominato dalle suggestioni della natura.