Le autorità egiziane hanno svelato ieri a Luxor il restauro di quella che era un’antica passeggiata, risalente a ben 3000 anni fa, ultimo progetto intrapreso dal governo per valorizzare gli immensi tesori archeologici del paese.
L’Egitto ha lottato e continua a lottare per rilanciare la sua industria del turismo, martoriata prima da anni di disordini politici a seguito della rivolta popolare del 2011 che ha rovesciato Hosni Mubarak e, più recentemente, dalla pandemia di coronavirus. L’antica passerella – conosciuta come Viale delle Sfingi, ma anche soprannominata Via degli Arieti e Percorso degli Dei – collega i famosi templi di Karnak e Luxor in quella che era l’antica capitale dell’Egitto, la città di Tebe. Si crede che fosse il percorso che i pellegrini calcavano per visitare i templi e rendere omaggio alle loro divinità. Fiancheggiata da statue di arieti e sfingi su piedistalli, l’antica strada di Luxor, che si trova sulle rive del fiume Nilo e circa 650 chilometri a sud del Cairo, è stata oggetto di scavi per più di 50 anni.
Il presidente Abdel Fatah el-Sissi ha partecipato all’evento televisivo, una cerimonia d’inaugurazione in cui i 2700 metri che collegano il complesso di Karnak al Tempio di Luxor sono stati percorsi da centinaia di comparse in abiti faraonici con numerose riproduzioni di imbarcazioni dell’epoca a solcare il Nilo. Giochi di luci e il sottofondo musicale di un’orchestra che si è esibita nella corte di Amenofi III del Tempio di Luxor hanno fatto da cornice all’emozionante riapertura.