Ricomincio da tre. La Biennale del Corto di Vicenza giunge alla sua terza edizione e apre la nuova stagione cinematografica, dopo la devastante l’epidemia da Covid 19. In programma dal 18 al 26 settembre al Teatro Astra, presenterà 300 opere da tutto il mondo divise in diverse sezioni, tanti eventi e ospiti di rango come i Manetti Bros., Umberto Contarello, Lorenza Indovina, Michela Andreozzi, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio e il musicista Danilo Rea che daranno lustro a questa coraggiosa manifestazione ideata e diretta con testardaggine da Luca Dal Molin.
Si inizia il 18 settembre con la serata inaugurale alla presenza di Daniele Ciprì, geniale regista, che con Franco Maresco negli anni ’90 diedero vita a Cinico TV, trasmissione cult di mini sketch che si vedono ancora su Blob. L’inaugurazione sarà affidata all’anteprima del trailer-teaser lungo del film “Gotico Padano – sulle tracce di Buono Legnani il pittore delle agonie”, realizzato da due registi vicentini Roberto Leggio e Gabriele Grotto, un omaggio alle atmosfere e ai misteri del celebre film cult La Casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati. Per Roberto Leggio si tratta della sua seconda opera dopo il pluripremiato “Road to L. – Il mistero di Lovecraft”.
Il teatro Astra, come sede di tutte le proiezioni, sarà palcoscenico di incontri e riconoscimenti. Il 23 settembre verranno premiati Umberto Contarello, come miglior sceneggiatore e Danilo Rea come miglior musicista. Contarello ha alle spalle una lunga carriera di successi, soprattutto con i film più famosi di Paolo Sorrentino (La Vita è Bella e Loro); mentre per Danilo Rea si tratta di un riconoscimento che arriva dalla sua città natale per essere uno dei migliori pianisti jazz del mondo.
Sabato 25 settembre sarà una data da ricordare: arriveranno Marco e Antonio Manetti, geniali registi, sceneggiatori e direttori della fotografia che da filmmakers indipendenti si sono fatti un nome a livello internazionale con i loro film a metà strada tra la commedia ed il musical (Song’e Napule, Ammore e Malavita) e per il prossimo tanto atteso “Diabolik” che uscirà in sala il prossimo dicembre. La Biennale del Corto di Vicenza non è solo cinema.
Come le altre due edizioni la video arte darà il suo meglio. Per la prima volta arriva nella città palladiana il duo svedese Nathalie Djumberg e Hans Berg, che esporrà nella sala degli Zavatteri in Basilica Palladiana delle particolari installazioni che esprimono il meglio della loro commistione tra arte e musica. Lei è una grande artista contemporanea, lui un musicista notissimo negli ambienti dell’elettronica e della sperimentazione. Come unica iniziativa del suo genere la Biennale del Corto di Vicenza resta un punto di riferimento capace di fondere cinema e arte ed innovazione. Punti fermi per non perdersi un appuntamento del genere.
Andrea Roberti