All’età di sessant’anni, è morto Diego Armando Maradona, leggenda del calcio argentino e mondiale. I miti, è vero, non muoiono mai e Maradona mito lo è stato già in vita, consacrato come il più grande calciatore di tutti i tempi, forse più forte addirittura di Pelè, il bambino povero divenuto re, simbolo di una nazione, l’Argentina – che gli aveva dato i natali e che lui, da solo, aveva portato sul tetto del mondo ai mondiali del 1986, con l’aiuto “divino” di quella iconica “Mano de Dios” – e di una città, Napoli, che lo aveva adottato e che lui aveva ripagato scrivendo una pagina di riscatto e appartenenza senza precedenti. Genio e sregolatezza, rivoluzionario, fenice caduta e rinata tante volte, speranza e ispirazione per generazioni, generoso e disperato, combattivo e autodistruttivo. Diego Armando Maradona, un uomo in grado di conquistarsi l’eternità, a suon di giocate sul campo, di gesti plateali, di vizi: un personaggio epico di un grande romanzo umano, nel bene e nel male.
Un unione di elementi contrari hanno reso Maradona un personaggio spesso controverso, ma questo non ha impedito alle gente di amarlo e ammirarlo, di considerarlo più di un semplice giocatore: un genio, un poeta, un dispensatore di felicità. Sui social da ieri è un imperversare di messaggi di cordoglio e di ricordi, anche da parte di moltissimi suoi celebri colleghi, da Pelè a Falcao.
Muore la Mano de Dios, Diego Armando Maradona: sui social l’addio al calciatore diventato mito
“Che triste notizia. Ho perso un grande amico e il mondo ha perso una leggenda. C’è ancora molto da dire, ma per ora possa Dio dare forza alla famiglia. Un giorno, spero che potremo giocare a calcio insieme nel cielo”, ha twittato Pelé.
“Oggi saluto un amico e il mondo saluta un genio eterno”: Cristiano Ronaldo saluta con queste parole, su Instagram, Maradona, “uno dei migliori di sempre, un mago senza uguali. Se n’è andato troppo presto, ma lascia un’eredità senza limiti e un vuoto che non sarà mai riempito. Riposa in pace fuoriclasse, non sarai mai dimenticato”.
Una foto di Maradona che esulta in maglia azzurra e la scritta “Per sempre” con un cuore in azzurro. Così il Napoli Calcio su Twitter dopo la notizia della morte del campione. “Ciao Diego”, commenta il club, che a Maradona deve moltissimo. E lo stemma del club azzurro, non a caso, è diventato nero, in segno di lutto.
Roberto Baggio, il “Divin Codino” del calcio italiano, scrive : “La vita di ognuno di noi è come una tela, che cosa possiamo dipingerci sopra? Diego Armando Maradona ha dipinto grande calcio. Così come al Louvre possiamo ammirare nei secoli la Gioconda di Leonardo, le generazioni future ammireranno quanto Diego ha saputo dipingere con il suo calcio”.
“La Federcalcio argentina, attraverso il suo presidente Claudio Tapia, esprime il suo più profondo dolore per la morte del nostro mito, Diego Armando Maradona. Sarai sempre nei nostri cuori”. Questo il tweet ufficiale con cui la Afa ha commentato la notizia della morte di Diego Armando Maradona. Nell’immagine a corredo, si vede il “Pibe de Oro” baciare la Coppa del Mondo, accompagnato dalla eloquente scritta “Eterno”.
“Maradona è stato un semidio del calcio. Con la palla, era un dio, senza la palla, è stato umano. Ho avuto il privilegio di vedere il suo immenso talento in campo e posso testimoniare la sua genialità. Don Diego sarà sempre tra i ricordi migliori degli appassionati di calcio”. Anche Paulo Roberto Falcao ha reso omaggio a Maradona, affrontato più volte in campo come avversario, con la maglia della Roma negli anni Ottanta, e con quella del Brasile contro l’Argentina.
Photo Credits: Jack Hunter