In un contesto difficile, con il PIL ridotto del 12,4% per effetto Covid, l’Italia sembra voler dimenticare la paura e cerca una tregua in qualche giorno di tranquillità, in questa insolita estate 2020.
Spiagge, locali, i luoghi della movida presi d’assalto, soprattutto nel fine settimana. Mentre, nel rischio ancora incombente di contagio da coronavirus evidenziato da medici e scienziati, il Presidente della Repubblica Mattarella ha sottolineato ‘Libertà non significa far ammalare gli altri’.
Un’estate diversa anche per musica, teatro, eventi, da Nord a Sud. In attesa della ripresa. Più che mai specchio del mondo, il teatro si interroga e cerca una nuova identità nell’attuale e irreale scenario ma ha ripreso a recitare la sua parte. Con forza e passione, con prudenza e disciplina, ricordando il ruolo della cultura nelle radici nazionali e guardando al futuro incerto con lo sguardo rivolto anche ai grandi autori del passato.
I media celebrano Franca Valeri, 100 anni appena compiuti, e il mondo dello spettacolo piange quest’estate il grande attore Gianrico Tedeschi che li avrebbe raggiunti a breve. Giganti del palcoscenico del secondo Novecento.
Il Comune di Napoli, con il ‘Premio Carosone 2020’ alla sua undicesima edizione, nell’Arena Flegrea della Mostra d’Oltremare di Napoli, ha reso omaggio con un concerto al grande interprete della canzone partenopea. Fino al 28 agosto sarà visibile nel Convento di San Domenico Maggiore la mostra ‘Carosello Carosone’.
E mentre il toccante ‘Morricone suona Morricone’ ha visto sul podio Andrea Morricone in omaggio al padre Ennio per l’inaugurazione del ‘Ravello Festival’ a Villa Rufolo, anche quest’anno l’isola d’Ischia ha fatto rivivere, nella suggestiva cornice di Villa Arbusto a Lacco Ameno, per tre sere, Giorgio Albertazzi, a quattro anni dalla sua scomparsa.
Nell’ambito delle iniziative per la promozione culturale della Regione Campania, la Scabec – società per la valorizzazione del patrimonio culturale campano – con la collaborazione dell’Associazione Terra ha presentato la quarta edizione della manifestazione ‘Giorgio Albertazzi. Per sempre’, nell’ambito della rassegna ‘Campania by night’.
E’ Franco Iacono, legato da amicizia all’artista, amante della musica, del teatro, della cultura, già europarlamentare, Presidente Onorario dell’Associazione Terra, ‘padrone di casa’ dell’evento nella splendida Isola, che ha spiegato: ‘Come negli anni scorsi, abbiamo voluto questa iniziativa per rendere omaggio all’Arte insuperabile di Giorgio Albertazzi, che anche sull’Isola d’Ischia volle “donare” momenti indimenticabili. Grazie alla collaborazione con il Comune di Lacco Ameno ed alla volontà di valorizzare le eccellenze del territorio isolano e campano, gli eventi saranno realizzati nella splendida cornice di Villa Arbusto e del Museo Archeologico di Pithecusae, che, per l’occasione, sarà aperto al pubblico’.
Uomo, prima ancora che attore, profondamente libero, poliedrico artista dalla calda voce di affascinante morbidezza e duttilità, Albertazzi è stato ospite e amante dell’isola d’Ischia.
‘Ischia è una pietra di memorie in mezzo al mare e la gente viene qui da ogni parte del mondo per ammirarla’. Sono le parole dette nel 2013 da Giorgio Albertazzi alla Colombaia di Visconti.
I tre appuntamenti di quest’anno dell’Associazione Terra (dal 30 luglio all’1 agosto) hanno ripercorso, con grande successo di pubblico, il cammino artistico e umano del Maestro attraverso performance di artisti della scena teatrale nazionale, a lui legati da amicizia.
Nel programma, ‘Memorie…’, con musiche eseguite da Mimmo Maglionico (fiati), Roberto Trenca (chitarra). Voce narrante di Lalla Esposito. Introduzione e commento di Titta Fiore e Andrea Carraro. ‘Marguerite’, recital di Cristina Donadio, con musiche eseguite da Pino Tafuto. ‘Giorgio, grazie ancora!’, recital di Anna Teresa Rossini e Mariano Rigillo.
Un happening sotto le stelle del cielo di Ischia amato da Albertazzi, per ricordare la profondità del messaggio dell’uomo e dell’artista.
Nel ricordo delle ‘Memorie di Adriano’, lo spettacolo tratto dal romanzo della Yourcenar, simbolo della sua maturità d’attore. Metafora della bellezza che si consuma, con una venatura nostalgica unita ad un’indomita vitalità del grande artista, protagonista della scena fino alla fine. Nelle poesie scritte da Albertazzi per le donne amate, ricordate e lette per l’occasione da Rigillo e Rossini.
Attore del palcoscenico e della vita, Albertazzi, architetto, divo della tv in bianco e nero degli anni Cinquanta, principe Myskin ne ‘L’idiota’ di Dostoevskij, interprete, al cinema, de ‘L’anno scorso a Marienbad’, Leone d’oro a Venezia. E ancora Amleto, Otello, Romeo, Shylock, Ulisse, Dante, dottor Jeckyll e Mr. Hyde, Italo Calvino delle ‘Lezioni americane’.
Nei templi della musica e del teatro nuove esigenze, nuovi protocolli di sicurezza e utilizzo di spazi esterni ma emozioni sempre immutate si rinnovano nell’insolita stagione estiva 2020.
Nel dopo pandemia, da Milano a Venezia, da Roma a Napoli, a Verona, Palermo e Taormina, tante le iniziative dei teatri per la ripresa degli spettacoli dal vivo.
La Campania ha ospitato la tredicesima edizione del ‘Napoli Teatro Festival Italia’, con rappresentazioni di teatro, musica, mostre, danza. Nel Real bosco di Capodimonte, manifestazioni su più palcoscenici. Diecimila gli spettatori, 34 spettacoli di prosa di cui 28 prime assolute.
Vibrante l’apertura del Progetto ‘Lirica Campania 2020’ del teatro San Carlo di Napoli con la ‘Nona Sinfonia’, l’Aida, la Tosca, rappresentate sul palco allestito al Plebiscito di oltre 1500 metri quadri nella piazza con il Palazzo reale e, sullo sfondo, il Vesuvio. Serate magiche, apprezzate anche dalla stampa straniera: ‘L’Opera de Naples joue en plein air’. Un progetto che proseguirà fino a dicembre nei luoghi storici ed artistici di tutte le province campane, con circa trenta appuntamenti.
Al via la quinta edizione per ‘Un’estate da re’ nel Giardino inglese della Reggia vanvitelliana di Caserta, con un programma fino al 13 settembre.
Il Teatro riprende, dunque, la sua straordinaria stagione guardando al passato e al futuro, nella consapevolezza che ripartire dall’arte è far ripartire la vita. Sempre. Con la voglia di ricominciare, pur tra incertezze.
‘Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita’ diceva Eduardo De Filippo. Impossibile farne a meno!
Elvira Frojo