Luna di sangue – ‘La luna geme sui fondali del mare….La luna grava su tutto il nostro io’ dice Alda Merini nel suo ‘Canto alla luna’.
La luna alimenta, da sempre, miti sull’uomo e sulla natura. Il plenilunio ammalia psiche e sentimenti, condiziona la produzione del vino, eventi meteorologici e maree, la conservazione degli alimenti, caccia, pesca e agricoltura. Influenzerebbe persino il corpo, unghie e capelli, sessualità, concepimenti e sonno.
Insomma, siamo tutti ‘lunatici’? Secondo alcuni ricercatori, vi sarebbe un legame tra la posizione della luna rispetto alla terra e i nostri quattro neurotrasmettitori fondamentali, l’acetilcolina (luna nascente), la serotonina (luna crescente), la dopamina (luna piena) e la noradrenalina (luna calante).
I cicli lunari sarebbero, dunque, in grado di condizionare stati d’animo, umori, emozioni.
‘C’è solo mezza luna stanotte. Niente può accadere…. C’è una luna turchese e diamante stanotteche può spezzarmi il cuore’, sono le parole di Mina nella canzone ‘Luna diamante’.
Parlare della Luna evoca immagini, emozioni e un fascino senza tempo. Con i suoi bagliori, la sua elegante presenza nel cielo e la sua mutevolezza che sfugge anche alla scienza, specchio di sentimenti e limiti umani.
Ambiente inadatto alla vita, privo di atmosfera e di acqua, il magnifico astro mantiene intatto il suo mistero e il suo romanticismo, in dimensioni che, talvolta, non si vorrebbero esplorare.
Calda e gelida insieme la sua luce, la luna cattura lo sguardo e illumina pensieri ed emozioni celate. Quando appare nel cielo arricchisce ogni momento, situazione, incontro e luogo. Attira le profondità più oscure dell’anima e le interpreta con la chiarezza della luce d’argento, non abbagliante.
Musa di artisti, poeti, musicisti come Leopardi, Beethoven, Neruda, Van Gogh, Verne, Dalì, Picasso, Goethe, Mina e tantissimi altri autori, la luna è sogno, suggestione d’amore, di ricordi e di malinconia.
Non mostra mai il suo intero volto alla terra. ‘Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro’, ha detto lo scrittore Mark Twain.
Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in ingegneria aerospaziale, ha definito la luna ‘gemella di tutte le donne’.
Il 20 luglio dello scorso anno ricorrevano i cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna. Un pezzo di storia raccontata da Tito Stagno in un’interminabile diretta televisiva, per seguire i primi passi nel mare della tranquillità lunare. La navicella spaziale Apollo si era posata su una superficie a 380.000 km dalla Terra. ‘Un piccolo passo per l’uomo, un balzo gigantesco per l’umanità’ furono le immemorabili parole del cosmonauta americano Neil Armstrong. L’umanità intera aveva superato le ‘colonne d’Ercole’ del cielo. In un’avventura in cui convivevano scienza e sogni.
In Italia, erano gli anni di piombo delle stragi terroristiche, quelli dei grandi mutamenti della società civile, della legge sul divorzio.
Dalle 19 circa del 27 luglio alle 1.30 del 28 luglio, quest’anno ‘Luna di Sangue’ tingerà il cielo di rosso. Sarà l’eclissi totale di luna più lunga del secolo e durerà quasi due ore. Nella stessa notte, si verificherà un altro fenomeno astronomico, una grande opposizione di Marte, visibile, in precedenza, solo nel 2003.
Tutti a scrutare il cielo! Tutti ad ammirare il fascino della mutevolezza della Luna.
‘Luna rossa’, chiamata anche ‘Luna di sangue’ (Blood Moon) è il nome attribuito alla particolare colorazione che il corpo celeste solitamente assume quando è in corso un’ eclissi lunare e la luce del sole lo illumina, passando attraverso l’atmosfera terrestre e conferendo alla luna un colore porpora.
Un fenomeno di rifrazione dovuto alla luce della Terra, in prevalenza rossa. La denominazione ‘Luna di sangue’ è anche legata alla credenza, priva di alcun fondamento scientifico, di cattivi presagi, eventi catastrofici e leggende apocalittiche connesse al fenomeno. L’evento, secondo gli scienziati, si ripeterà nel 2123.
Per Giacomo Leopardi, è la luna delle metamorfosi e dell’incostanza enigmatica, immagine dell’interiorità e dell’inquietudine.
‘Sorella del sole… Del suo candor la rugiadosa luna’, splendida nella sua bellezza e confidente consolatrice ‘O luna! Amica luna’, la Luna è anche metafora della vita in cui tutte le cose umane finiscono nell’oscurità e nel silenzio, negando la speranza della felicità.
Astro gelido e indifferente ai problemi dell’uomo ‘Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?’ è il doloroso interrogativo del poeta eterno nel ‘Canto notturno di un pastore errante dell’Asia’.
Non si può rimanere insensibili alla Luna!
Elvira Frojo