Prendete il fascino malinconico delle città dell’Est Europa, mixatelo con un pizzico di narcisismo delle capitali dell’Ovest, aggiungete la tipica languidezza delle terre bagnate dai fiumi e quanto basta della signorilità degli imperi del passato. Agitate bene e come risultato otterrete Budapest, romantica, ambiziosa e variegata capitale dell’Ungheria.
Fra tutte le sue bellezze ce ne sono alcune davvero incredibili che la rendono una capitale unica al mondo, una perla rara accarezzata dalle acque del Danubio. E se credete stia esagerando, date un’occhiata all’elenco delle 7 meraviglie di Budapest che ho deciso di stilare per convincervi che è davvero così!
Palazzo del Parlamento
È il simbolo indiscusso della città. Il re del Danubio, maestoso in ogni dettaglio esterno e interno. Il Parlamento di Budapest è Budapest. Enorme e bianchissimo. Il suo stile è ispirato al Parlamento di Westminster, che si affaccia a sua volta su un fiume, il Tamigi, ma lo supera in ricchezza e dimensioni, collocandosi così tra i più grandi palazzi parlamentari del mondo.
Al suo interno si viene abbagliati dal colore oro e affascinati dai dettagli: dagli infissi decorati alle statue in pirogranito, dai poggia sigari ai preziosissimi tappeti. Nella Sala della Cupola, unico ambiente in cui non si possono scattare foto, sono conservate le insegne reali – la corona, il globo e lo scettro – e sono rappresentati 12 re e regine d’Ungheria.
È possibile visitarlo solo tramite tour guidati, per i quali è necessario selezionare la lingua (italiano compreso) e l’orario. Hanno una durata di 45 minuti e i posti sono limitati.
Bagni Gellert
Le terme sono un altro dei fiori all’occhiello di Budapest. Belle da fare invidia alla vicina Vienna, e non solo. Dopo un’accurata selezione ho optato per i bagni termali Gellert, sulla sponda di Buda e in collegamento diretto con Pest grazie al Ponte della Libertà.
Le parole e le immagini non sono sufficienti a descrivere l’atmosfera che si respira all’interno delle sale, tra pavimenti mosaicati e decorazioni in stile Art Nouveau. È come fare un tuffo nel primo ‘900. Ci sono dodici piscine disponibili, sia coperte che esterne, con temperature variabili da vasca a vasca (dai 27° ai 40°). Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, vi verrà fornito un braccialetto col quale accedere al vostro armadietto/cabina. Ricordate di portare con voi ciabatte, asciugamano e cuffia, altrimenti sarete costretti a comprare o noleggiare tutto sul posto.
Palazzo Reale
Il Palazzo Reale troneggia sulla collina di Buda facendo da contraltare al Palazzo del Parlamento sulla sponda di Pest. Nelle sue stanze ospita due importanti musei, il Museo storico di Budapest (o Museo del castello) e la Galleria Nazionale Ungherese. Al suo esterno si trovano invece una serie di statue, sculture e fontane, come la ben nota Fontana di Mattia.
Nacque come fortezza in epoca medievale e fu proprio qui che vennero a rifugiarsi gli abitanti della città durante gli attacchi dei mongoli. Venne ricostruito sotto il regno di Mattia Corvino e nei secoli successivi è stato oggetto di assalti da parte dei turchi, incendi e bombardamenti durante le guerre mondiali. L’ingresso attraverso la scalinata degli Asburgo è arricchito da un bellissimo cancello ornamentale e dalla statua del rapace Turul, simbolo delle tribù magiare. Si può accedere al Palazzo anche dal Bazar del Giardino.
Grande Sinagoga
Nel cuore del quartiere ebraico, Erzsebetvaros, si erge la Grande Sinagoga di Budapest la quale meriterebbe un post a sé stante. Ha detenuto a lungo il titolo di più grande del mondo fino a quando non è stata edificata quella di New York, a Manhattan. Resta comunque la sinagoga più grande d’Europa così come la comunità ebraica della città.
Non è una sinagoga ortodossa e presenta infatti molti elementi di novità rispetto alla classica architettura ebraica. Perseguitati per secoli, gli ebrei furono riaccolti in città sotto il regno di Giuseppe II e fu allora che una parte della comunità capì che per integrarsi doveva eliminare dapprima i segni esteriori della religione (boccoli, barba, abiti neri e cappello) e poi costruire un nuovo luogo di culto attorno al quale aggregarsi. Ciò segnò lo strappo – mai risanato – con gli ebrei ortodossi.
Come segno di avvicinamento, questi ebrei riformati inserirono all’interno della sinagoga componenti tipiche delle chiese cattoliche, come il pulpito e l’organo, e cambiarono la disposizione dei banchi orientati alla maniera di una chiesa a tre navate. Altro dettaglio che fece storcere il naso agli ortodossi fu il massiccio uso dell’oro. All’esterno si trova un cimitero e il Monumento alle Vittime della Shoah.
I tour guidati in italiano sono inclusi nel prezzo del biglietto e hanno luogo ogni mezz’ora/ora. Senza la spiegazione di un esperto non si riesce a comprendere l’importanza di questa sinagoga. Perché dietro alle specificità architettoniche si celano momenti cruciali della storia di Budapest.
Bastione dei Pescatori e Chiesa di Mattia
Vale il viaggio. Il Bastione dei Pescatori con l’adiacente Chiesa di Mattia sono le attrazioni più fotografate della città. Sono stati realizzati dallo stesso architetto, a cavallo tra Otto e Novecento. Il primo prende il nome dalla Corporazione dei Pescatori che nel medioevo si occupava della difesa della zona e nacque come piattaforma panoramica, il secondo invece come omaggio a Mattia Corvino detto “il Giusto” che qui sposò Beatrice d’Aragona, con cui fece dell’Ungheria un grande regno.
In questo posto magico sorse la Città Vecchia. L’architettura del complesso, in stile neogotico, è avvolgente e si gode di una vista sulla città per cui saremmo tutti disposti a pagare. Pest, infatti, si srotola armoniosa ai piedi di questa collina calcarea e si distinguono nitidamente: l’isola Margherita, il Palazzo del Parlamento nella sua interezza e i ponti che attraversano il Danubio.
L’ideale è attraversare a piedi il Ponte delle Catene e salire a Buda con la vecchia funicolare, la Budavari Sikló. L’orario migliore è al mattino presto per evitare la ressa dei turisti.
Piazza degli Eroi
L’impatto con questa piazza, la più grande della città, è un’altra di quelle sensazioni che non si dimenticano. È puro orgoglio, storia e leggenda insieme.
Si trova alla fine di Andrassy Ut, il lungo viale alberato che congiunge Deak Ferenc ter con la piazza. Qui, tra il 1896 – data del primo millennio dell’Ungheria – e il 1929, venne costruito il Monumento del Millenario che presenta, al centro, una colonna sormontata dalla statua dell’Arcangelo Gabriele con in mano la corona di Santo Stefano, primo re ungherese, e alle sue spalle, due colonnati su cui sono disposte una serie di figure storiche. Ai piedi della colonna, sette condottieri magiari e il monumento sepolcrale agli eroi che hanno donato la vita per l’indipendenza del Paese. La piazza è affiancata da due importanti edifici, il Museo delle Belle arti e il Palazzo delle Belle Arti. Alle sue spalle invece si estende il Parco Municipale, dove si trovano i Bagni Szechenyi e il Castello di Vajdahunyad.