Dopo cinque anni dalla mostra Undiscovered Rome (2014), torna ad esporre presso il Boutique Hotel & Art Gallery “Piazzadispagna9” di Stefania Grippo l’artista Serafino Maiorano, calabrese di nascita ma conosciuto ed apprezzato da svariati anni a livello internazionale. La nuova esposizione, dal titolo Kaleidoscope, inaugura giovedì 5 dicembre prossimo, e sarà visitabile fino al 5 aprile 2020.
Il progetto espositivo, a cura di Raffaella Salato, comprende venti opere realizzate tra il 2012 ed oggi, ed affianca ai lavori di pittura su elaborazione digitale, stampati su lastra di alluminio, tre sculture (provenienti dal ciclo “Architetture dell’animo”) e sei disegni preparatori in cornice, raffinata testimonianza della sapiente tecnica dell’autore nonché della genesi delle sue opere più complesse.
Serafino Maiorano interpreta il mondo che lo circonda distillandolo attraverso un suo personalissimo filtro visivo e mentale, che dà vita ad opere di sapore quasi onirico, sospese tra il metafisico e l’avveniristico, e per questo soggette a chiavi di lettura diverse ma complementari. Coniugando con maestria lo scatto fotografico, l’elaborazione digitale e gli interventi di pittura, in più sedimentazioni tra loro alternate, Maiorano – il quale rifugge categoricamente la definizione di “fotografo”, termine che invero non gli rende affatto giustizia – è il demiurgo di mondi dalle architetture contemporanee eppure totalmente fuori dal tempo, in cui si intrecciano dimensioni spaziali, figure tra l’umano e l’intangibile, fasci o punti di luce che si muovono su piani sovrapposti.
Si tratta di una narrazione che ricorda l’entrelacement di matrice medievale, la cui figura retorica di riferimento è il caleidoscopio – da cui il titolo della mostra – che evoca la molteplicità di immagini, reali o percepite, che popolano uno spazio. Gli scenari di Maiorano sono dunque luoghi prima di tutto mentali, in cui l’artista conduce lo spettatore per renderlo partecipe delle proprie percezioni – “allucinazioni”, come egli le definisce – che diventano metafora del mondo contemporaneo. Di assoluto interesse anche le tre sculture in mostra, che nel loro rigore formale e nella purezza dei materiali utilizzati si aprono inaspettatamente alla commistione con l’elemento naturale, quale messaggio di vita e di speranza che affiora in un presente straniante.
La mostra Kaleidoscope conferma la validità del progetto di arte ed ospitalità che porta la firma di Stefania Grippo, interior designer e ideatrice di “Piazzadispagna9”, nato nel 2014 – all’interno dell’appartamento dell’artista tedesco Franz Catel, che nel 1800 lo rese uno dei salotti artistici più illustri della Capitale – e tenuto a battesimo proprio da Serafino Maiorano che firmò la prima mostra dello spazio. Questo progetto sperimentale in cui convergono arte, design, artigianato e moda – che si fregia della magnifica vista su una delle piazze più belle di Roma e di un’eccezionale cura degli interni – è ormai un punto di riferimento per i più raffinati e colti estimatori dell’arte contemporanea in tutte le sue declinazioni, dalla fotografia, alla pittura, fino al linguaggio innovativo tipico della street-art. Gli artisti sono selezionati personalmente da Stefania Grippo, in linea con le più moderne tendenze internazionali, in uno scambio biunivoco – filtrato dalla loro identità e dalla loro ricerca espressiva – tra l’imponente esterno e lo spazio interno dell’hotel.