Sarà “La Prima Donna”, il docufilm opera seconda di Tony Saccucci, a preaprire il Festival Del Cinema di Roma.
La manifestazione di quest’anno si svolgerà dal 17 al 27 ottobre, ma il film verrà proiettato in anteprima mondiale il 14 ottobre alle 20.30 presso il Teatro Dell’Opera di Roma, come preludio al Festival stesso.
“La Prima Donna” infatti, racconta la storia dimenticata di Emma Carelli, stella del teatro d’opera dei primi del ‘900, e soprattutto una delle prime donne manager in Italia.
Oltre ad essere stata acclamata in tutto il mondo come interprete, fu per l’appunto direttrice del Teatro Costanzi (oggi Teatro Dell’Opera di Roma) dal 1912 al 1926, riportando innumerevoli successi e riconoscimenti in un mondo interamente dominato da uomini.
Emancipata, innovatrice e dal carattere forte, fu in grado di affermarsi superando innumerevoli difficoltà, e riuscendo a tenere testa a quei colleghi e concorrenti che non ne accettavano la presenza.
Fu addirittura in grado di contrastare il Maestro Arturo Toscanini, famoso per il suo carattere particolarmente difficile. La presenza di una donna del suo calibro però, ad un certo punto diventò troppo ingombrante, soprattutto per un regime fascista in piena ascesa, e questo iniziò a portarle numerosi problemi sia nella sfera privata che in quella professionale.
Alla fine, nel 1926 fu estromessa dalla guida del suo Teatro, perché, secondo quanto recitano i documenti del tempo, “come donna ha sviluppato un carattere indipendente che le fa assumere atteggiamenti di superiorità verso chicchessia”. Distrutta dalla sua vita che andava in pezzi, morì poi di morte violenta nel 1928, anno tristemente noto per il maggior numero di donne suicide nella storia d’Italia.
A vestire i panni di Emma Carelli nel film sarà l’attrice Licia Maglietta, perfettamente calata in una ricostruzione resa possibile dalla collaborazione tra l’Istituto Luce di Cinecittà e il Teatro dell’Opera di Roma. “La Prima Donna” racconterà una storia di disparità e violenza di genere, con l’aiuto di documenti originali ed inediti, riprese fotografiche e sonore, oltre che testimonianze testuali.
L’opera di Tony Saccucci, già acclamato per la sua opera prima Il Pugile Del Duce, sarà quindi frutto di un’immensa opera di ricostruzione, resa possibile dagli inestimabili archivi dell’istituto Luce, che ha riportato alla vita la storia di una donna straordinaria, per troppo tempo dimenticata.
Antea Ruggero