Uscire dai percorsi già battuti e andare alla ricerca di itinerari non convenzionali è l’obiettivo di ogni vero viaggiatore, e non solo. Per i motivi più disparati può capitare a chiunque di dover (o voler) tornare in una città che si è già visitata ed ecco allora che parte la caccia ai musei più improbabili, alle attrazioni meno conosciute e a tutto ciò che resta fuori dalle guide di viaggio tradizionali. Questo post perciò è dedicato a Madrid e a tutti gli unconventional must da mettere in lista per chi è alle prese con un secondo soggiorno nella capitale spagnola o per chi vuole evitare i luoghi presi d’assalto dai turisti!
Ermita de San Antonio de la Florida
Uno di questi must è l’Ermita de San Antonio de la Florida, spesso tagliato fuori dai tour classici, sebbene custodisca una vera chicca dell’arte spagnola. Complice di questa trascuratezza è senz’altro il fatto che a un primo approccio con la città si tende sempre a favorire i luoghi più caratteristici e rinomati, soprattutto per questione di tempo. Tuttavia se siete amanti dell’arte e volete arricchire il vostro viaggio con una rarità da intenditori, una visita a quest’eremo non può davvero mancare!
È piccolo e modesto, si trova lungo il Paseo de la Florida e individuarlo non è proprio facilissimo, specialmente perché le indicazioni scarseggiano. Ma non perdetevi d’animo! Per quanto spoglio e anonimo possa apparire all’esterno, tanto ricco e sorprendente è all’interno. Infatti la cappella dell’eremo è stata affrescata alla fine del ‘700 dal noto pittore Francisco Goya – delle cui opere è ricco il Museo del Prado. Si tratta di uno dei pochi luoghi in cui è ancora possibile ammirare i suoi capolavori nel contesto originale e per di più gratuitamente! Gli affreschi, inoltre, vegliano sulla tomba dell’artista collocata ai piedi dell’altare all’inizio del XX secolo.
E se dopo aver camminato in lungo e in largo sotto il sole vi venisse voglia di rilassarvi in un parco, magari adatto anche a chi viaggia con bambini al seguito che non sia il gettonato (e turistico) Parque del Retiro? La soluzione è il Madrid Rio Park: modernissimo, wheelchair-friendly e super attrezzato. Troverete campi da tennis e calcio, piste ciclabili, da pattinaggio, aree giochi, per fare skateboard o canottaggio sul fiume, ampi viali in cui passeggiare e fontanelle per rinfrescarvi.
Arganzuela Footbridge
Questo vasto spazio ricreativo costeggia il Manzanarre, il quale bagna la capitale spagnola a ovest. Grazie a una serie di ponti, è possibile passare da una sponda all’altra e l’Arganzuela Footbridge è uno di questi. È il più lungo dei ponti di nuova progettazione ed è costituito da due coni avvolti da una struttura a spirale in grado di generare effetti di luce sempre diversi a seconda dell’ora del giorno. Per gli appassionati di architettura è una tappa irrinunciabile così come il vicino Matadero, un ex-mattatoio – come lascia intendere il nome – trasformato in un vivace polo culturale.
Il Matadero
Rappresenta uno dei progetti di riconversione urbana più ambiziosi e meglio riusciti a Madrid e negli edifici utilizzati fino agli anni ’90 come macello ora trovano posto spazi espositivi, una cineteca, un caffè-teatro, studi di registrazione, una biblioteca, centri conferenze e tutta una serie di ambienti in cui si svolgono workshop, laboratori, incontri, concerti. Insomma, non c’è spazio per la noia al Matadero, ogni giorno ci sono nuovi eventi in programma e per chi è in cerca di qualcosa che lasci il segno nel proprio soggiorno madrileno qui, a due passi dalla fermata della metro Legazpi, ce n’è per tutti i gusti!
Per concludere, ogni soggiorno in terra iberica che si rispetti ha bisogno di un pizzico di movida, meglio però se abbinata a una splendida vista su uno dei palazzi simbolo della città, come il Metrópolis. Il mio suggerimento è quindi quello di salire sulla terrazza panoramica del Circolo delle Belle Arti e di godersi il panorama, sorseggiando un bicchiere di sangria o di tinto de verano con in sottofondo della musica lounge. Comunque, a differenza degli altri luoghi menzionati qui sopra, il motivo per cui viene di solito scartata dagli itinerari è principalmente economico: se si somma il prezzo del biglietto dell’ascensore per raggiungere il settimo piano (4€) a una consumazione – non obbligatoria –, il costo di questa esperienza si aggira sui 15€.
Testi e foto di Viaggiatrice Indipendente