L’attesa è finita. Gli orologi, per chi non è rimasto sveglio stanotte per la “prima” assoluta (in ligua originale) sono sincronizzati. L’ottava e ultima stagione del serie tv che ha incantato il mondo intero ha le ore contate. Torna sugli schermi, per sei episodi risolutivi, Game of Thrones!
In questo articolo non ci sono spoiler, anticipazioni, niente insomma che possa rovinarvi il gran finale. Di cosa si parla allora? Delle location e dei set scelti per girare la serie in Irlanda del Nord, un paese che storicamente è stato teatro di scontri sanguinosi e che per il carattere selvaggio delle sue terre si è ben prestato a fare da scenografia alla saga nata dalla penna di George R. R. Martin. Può vantare infatti il maggior numero di luoghi in cui sono state svolte le riprese, dalla puntata pilota girata nel
2009 all’epilogo della serie, rispetto agli altri paesi coinvolti (Spagna, Marocco, Croazia, Scozia, Islanda).
Quindi, se volete dimostrare di essere dei veri fan del Trono di Spade e di saperne di più dei vostri amici non potete perdervi questo articolo!
Dark Hedges
Questo lungo viale, non proprio facile da raggiungere, è stato utilizzato nella seconda stagione della serie quando Arya Stark, travestita da ragazzo, fugge insieme ai Guardiani della Notte dando inizio al suo lungo viaggio verso nord. Si tratta delle Dark Hedges (“siepi oscure”), note nella serie come la Strada del Re, le quali si trovano nella contea di Antrim, dove sono state girate la maggior parte delle scene in Irlanda del Nord. I faggi che costeggiano la via (Bregagh Road, Ballymoney) vennero piantati dalla famiglia Stuart nel 700 per impressionare i visitatori che si avvicinavano alla Gracehill House ed appaiono sullo schermo così come sono, senza sostanziali ritocchi al computer.
Carnlough Harbour
Altra location è il piccolo porto di Carnlough (Ballymena), ovvero il Canale di Braavos, apparso in un passaggio del settimo episodio della sesta stagione. Qui la stessa Arya riemerge dall’acqua dopo essere stata attaccata dall’Orfana e, trascinatasi su per i gradini, comincia a vagare ferita per le le strade di Braavos.
Cushendun Caves
Proseguendo verso nord, sempre lungo la costa, si incontrano le Cushendun Caves, delle grotte originatesi oltre 400 milioni di anni fa come prodotto di condizioni metereologiche estreme, oggi facilmente accessibili dal pittoresco villaggio di Cushendun. Prima di addentrarvi in queste cave, fermatevi a guardare il panorama: in un giorno di sole, è possibile scorgere senza difficoltà la costa della Scozia.
Dunluce Castle
Ma torniamo alla serie. Siamo nelle Terre della Tempesta ed è qui che la sacerdotessa Melisandra dà alla luce la creatura ombra che ucciderà Renly Baratheon. Non è possibile individuare il punto esatto in cui è stata girata la scena, tuttavia posso confermarvi che l’atmosfera, soprattutto in certe ore del giorno, è davvero spettrale. Eccoci arrivati a questo punto all’estremo nord dell’Irlanda, location delle Isole di Ferro. Non lontano dalla famosa distilleria di Bushmills, sorgono a picco sulla scogliera le rovine del Castello di Dunluce, un tempo roccaforte del clan dei McDonnell. Ebbene, quest’ultimo ha ispirato il Pyke Castle, sede della Casata Greyjoy, mentre la tenuta di Castle Ward, Contea di Down, è stata utilizzata come set per Grande Inverno, sede della nobile Casata degli Stark.
Ballintoy White Cliffs
Accanto a questi luoghi, bisogna ricordare che molte delle scene sono state girate all’aperto, nella Tollymore Forest, alle Marble Arch Caves, sulle Mourne Mountains, nelle Glens of Antrim, sulle spiagge e scogliere dell’isola, da Portsteward a Ballintoy. Oppure, per quanto riguarda gli interni, gran parte delle riprese sono state effettuate nei Titanic Studios di Belfast.
Il successo colossale del Trono di Spade ha di certo fatto la fortuna del Paese in questi ultimi anni, il quale ha prontamente cavalcato l’onda della serie, organizzando dei tour a tema con guide più che esperte che, tra una sosta e l’altra, sono solite raccontare degli aneddoti, anche personali, relativi agli attori e alla loro permanenza nella capitale durante le riprese. È stato stimato che gli introiti dovuti al turismo legato alla serie abbiano superato i 12 milioni di dollari, senza contare che la sola produzione della serie ha immesso nell’economia nord-irlandese circa 160 milioni di dollari, cui vanno aggiunti i posti di lavoro creati e il fatto che abbia dato un volto nuovo al Paese, sfortunatamente ricordato per gli scontri fratricidi tra unionisti e repubblicani.
Testi e foto di Viaggiatrice Indipendente