Per la terza volta il Water Light Festival trasforma il centro di Bressanone in Alto Adige in una galleria d’arte a cielo aperto. Artisti locali e internazionali allestiscono installazioni speciali giocando con i due preziosi elementi di luce ed acqua donando a Bressanone luoghi luminosi e magici. Per 17 giorni “Acqua è vita – Luce è arte ” costituirà il tema centrale di questo festival unico. Questa connessione, a prima vista insignificante, crea attimi di luce e di vita unici e indimenticabili all’insegna dell’acqua e della luce.
Più di 20 fontane, la confluenza tra i fiumi Isarco e Rienza e altri tesori storici e culturali della città vescovile saranno reinterpretati. Installazioni luminose e spettacoli presso le fonti d’acqua della città attirano l’attenzione sull’acqua, preziosa risorsa. Il tema dell’acqua gioca un ruolo centrale in questo caso. I temi culturali, ecologici, sociali ed economici sono alla base di ogni approccio artistico. Mondi acquatici e arte della luce – una connessione luminosa che invita a meravigliarsi, sognare, partecipare e riflettere. “L’attenzione si concentra sulle caratteristiche della città, sugli angoli preziosi che spesso vengono trascurati. Arte di luce e arte contemporanea si incontrano in questo festival e si completano a vicenda”, così Stefanie Prieth di Bressanone Turismo, responsabile del progetto.
Questa edizione del festival è gemellata con il biennale Festival dell’Acqua di Utilitalia, la federazione delle imprese dei servizi pubblici, che dal 2011 raccoglie ogni due anni scienziati, filosofi, attori, artisti e giornalisti per parlare di risorse idriche in tutte le possibili sfaccettature. Dal Dal 13 al 15 maggio a Bressanone all’interno dei convegni e incontri del Festival dell’Acqua ci si interroga sui mutamenti climatici e scarsità idrica e si indaga se i ghiacciai alpini sono ancora una riserva strategica.
Protagonista del Water Light Festival un nucleo di artisti che comprende tra gli altri Stefano Cagol, AliPaloma, Ann Lee Zwirner, Camille von Deschwanden, Georg Ladurner, Jacques Rival, Moradavaga, Pong Studios e Porte par le vent, Rüdiger Witcher, Adrian Scherzinger, Dominik Rinnhofer e Spectaculaires.
Partecipano alla manifestazione anche le scuole primarie e secondarie di Bressanone, Varna e Fortezza, con un concorso di disegno. Nel concorso di pittura e disegno, gli scolari delle scuole elementari e secondarie hanno creato dipinti e disegni colorati: le 50 migliori opere scelte dalla giuria sono proiettate sulla facciata dell’Hotel Pupp. Quest’anno anche l’OEW, l’organizzazione per Un mondo solidale, è partner del progetto e così, oltre ai cinquanta disegni di Bressanone e dintorni, altri cinquanta da Chipata/Zambia brilleranno al Festival Acqua e Luce. Sia a Bressanone sia in Africa il tema del concorso si intitola: “Il mio posto preferito all’acqua”. I ragazzi sono invitati ad affrontare la tematica dell’acqua, il nostro bene più prezioso, con tanta creatività.
Anche quest’anno il Water Light Festival rientra nella rete ufficiale del International Day Of Light dell’Unesco, il 16 maggio, iniziativa globale che ha come obiettivo primario il continuo apprezzamento della luce. Bressanone acquisisce durante il festival un’atmosfera inedita promuovendo e sostenendo anche una riflessione di ampio respiro legata a questioni di interesse globale come il cambiamento climatico e la disponibilità delle risorse naturali. Quest’anno il Water Light Festival si fregia della certificazione “Green Event”. Il festival vuole essere a tutti gli effetti sinonimo di sostenibilità. La certificazione è stata ottenuta grazie al rispetto di parametri come l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, materiale stampato su carta ecologica certificata e campagne promozionali digitali. Inoltre, si riavvia la collaborazione con Deutsche Bahn per sensibilizzare i turisti a lasciare a casa la macchina e raggiungere Bressanone con il treno.
La manifestazione, completamente gratuita, è organizzata dall’Associazione BrixenCultur in collaborazione con Bressanone Turismo supportata dal Comune di Bressanone e la Provincia di Bolzano con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.