Il caffè viennese
La cultura e la storia di un paese passano anche attraverso il cibo, ecco perché quando si è in visita in un posto nuovo è sempre bene sperimentare la cucina locale. Un piatto può dirci molto di più di un luogo di quanto non faccia un museo. Dalla frittura al dessert, ecco dunque cosa mangiare (e bere) a Vienna:
La Sacher-Torte
Non c’è niente di più viennese della Torta Sacher, la regina indiscussa delle torte al cioccolato. Fatta di un morbido pan di spagna al cioccolato con glassa di cioccolato fondente e confettura di albicocche al centro, è un piacere per il palato e per gli occhi. Viene servita con una noce di panna montata ed è perfetta da abbinare sia al tè che al caffè.
La Sacher-Torte
Il luogo migliore in cui gustarla a Vienna è senza dubbio il Cafè Sacher, a pochi passi dal Teatro dell’Opera. Eleganza e bon ton, porcellane e cura dei dettagli: una vera esperienza principesca che, inevitabilmente, ha un certo prezzo.
La paternità della ricetta è stata contesa tra i due pasticceri Sacher e Demel, ma a spuntarla è stato proprio Franz Sacher, tanto che la sua torta è l’unica a potersi vantare del titolo di “Torta Sacher Originale”.
Lo Schintzel
Dal dolce si passa al salato con un altro piatto tipico della cucina viennese: parliamo del Wiener Schnitzel, una maxi cotoletta fritta nel burro o nello strutto, in grado di mettere in difficoltà anche i più temerari. Viene accompagnata da un’insalata mista o dalle più tradizionali patate al prezzemolo, in due varianti: carne di vitello o di maiale.
Anche in questo caso c’è una disputa aperta con i vicini lombardi, i quali sostengono che questa carne fritta viennese sia stata derivata dalla nostrana cotoletta alla milanese e non viceversa.
Lo strudel di mele
Essendo un vero ‘must’ dell’arte culinaria d’oltralpe la si può trovare nel menù di moltissimi locali, ma nessuno è come il Figlmuller, in pieno centro, dove viene servito il più famoso schnitzel della capitale.
L’Apfelstrudel
Eccolo qua, lo strudel di mele, altro dolce della tradizione culinaria austriaca che ha varcato la soglia delle Alpi e possiamo trovare anche nelle nostre regioni nord orientali (Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto).
È un dessert tutto sommato semplice ma che scalda il cuore, fatto di frutta secca, uvetta, cannella e ovviamente le mele che costituiscono l’ingrediente principale. Il tutto è avvolto nella pasta frolla, imbiancata dallo zucchero a velo, e spesso accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia. Ottimo sia alla fine del pasto che come spuntino veloce quando si è in giro per la città.
Il caffè viennese
Un rito, un’istituzione, un patrimonio dell’Unesco: il caffè viennese, abbinato alla lettura di un buon libro o di un quotidiano, affiancato da una dolce creazione pasticcera, è una delle cose più tipiche che si possa fare a Vienna. Nella capitale c’è una tradizione secolare legata al caffè, il quale viene servito in decine di varianti diverse. Da provare il caffè Melange, servito con schiuma di latte caldo, e l’Einspanner, con una spruzzata di panna e servito in bicchiere.
In città è possibile degustarlo in moltissime Kaffeehaus, ma al Cafè Central, luogo storico e cuore della vita intellettuale e politica viennese, non si può sbagliare. Da Freud a Loos, da Hitler a Lenin, ai ministri, filosofi e musicisti di varie nazionalità, in questa caffetteria sono passati i grandi nomi del Novecento. È possibile ascoltare ogni giorno musica classica dal vivo, eseguita da un pianista collocato al centro della sala e anche l’architettura del palazzo è degna di nota – oltre alle prelibatezza della pasticceria.
Essendo un luogo molto frequentato dai turisti, il rischio è quello di dover sostare in fila fuori dall’ingresso, ma per un peccato di gola così ne vale la pena, no?