La grande festa per celebrare i novant’anni di Ennio Morricone è iniziata giovedì 27 settembre nel foyer della sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica dove intorno a Morricone si sono riuniti il Presidente Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, il Direttore Generale di SIAE Gaetano Blandini, il Premio Oscar Nicola Piovani e Annalisa Bini Direttore responsabile delle Attività Culturali di Santa Cecilia. Tutti insieme per presentare una mostra fotografica di Musacchio&Ianniello, una mostra di costumi originali realizzati dalla Sartoria Tirelli ora facenti parte della collezione della Fondazione Tirelli Trappetti e un volume – realizzati con il contributo di SIAE – dedicato alla lunga carriera di Morricone che, come ha detto Michele dall’Ongaro – Presidente Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, “raccoglie contributi che mettono a fuoco l’artista e l’uomo nelle sue diverse sfaccettature, raccontando una storia che attraversando diversi decenni racconta anche la storia del cinema e indirettamente quella italiana. L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è quindi molto orgogliosa di festeggiare i novant’anni di Ennio Morricone, Accademico dal 1996 che è non solo il compositore più noto, ma anche l’italiano più conosciuto e amato in tutto il mondo”.
Consegnando a Morricone una targa in ricordo del deposito della sua prima partitura, Gaetano Blandini Direttore Generale SIAE ha detto: “Grazie a SIAE ho il privilegio di poter essere oggi qui, seduto tra due icone della musica, il Maestro Morricone e il Maestro Piovani. Ennio è con noi in SIAE da 72 anni, perché sa che la Società difende la libertà degli autori, e anche degli editori. Anche se, come dice sempre lui, senza gli autori gli editori non esisterebbero. Quando ha fatto il suo primo deposito in SIAE aveva 18 anni, e oggi ci sembrava il regalo più bello una targa che ricordasse quella prima opera depositata, intitolata “Le rimembranze”.
Piacevolmente sorpreso il Maestro Morricone ha affermato che “questa è un’opera che non esiste più, io l’ho strappata. L’avevo scritta a 18 anni e poi sono cresciuto, e molte cose le ho rinnegate. Quindi adesso esiste grazie a voi. Devo ringraziare quindi l’Accademia di Santa Cecilia e SIAE. Sono commosso e se continuo mi metto anche a piangere. Questo mio lavoro in genere è nascosto, il compositore esiste perché qualcuno lo ascolta”. Nicola Piovani, seduto alla destra di Morricone ha raccontato la nascita di Candeline, il brano dedicato a Morricone che egli stesso eseguirà questa sera in concerto insieme all’Orchestra e al Coro di Santa Cecilia: “in occasione dei 70 anni di Morricone la Luc mi commissionò un piccolo brano per quartetto d’archi, e io ho scritto Candeline, un contrappunto tra Per un pugno di dollari e Tanti auguri a te. Dieci anni dopo, per gli ottanta, l’ho sviluppato per orchestra sinfonica. Per i novanta eseguiremo una versione con il coro. Da domani iniziamo a preparare quella con i cantanti solisti per i 100 anni”.